Il mondo del Ciclismo a inizio agosto fu scosso da un evento molto doloroso. Durante il Giro di Polonia cadde e poi si spense in ospedale poche ore dopo il giovane belga 22enne Bjorg Lambrecht. Mancavano 73 chilometri all'arrivo della terza tappa quando, durante un tratto in rettilineo e ad alta velocità, il ciclista in forza alla Lotto-Soudal cadde rovinosamente sulla strada, finendo contro un muretto sulla banchina a protezione di un canale. Nelle ultime ore la polizia polacca ha convocato una conferenza stampa, poi diffusa dai media internazionali, circa la conclusione delle indagini sulle cause, anche grazie al contributo degli altri ciclisti in gara nel descrivere la scena.

Morte Bjorg Lambrecht: perse il controllo della bici per i riflettori stradali

Sulle cause della morte del ciclista non ci furono purtroppo dubbi, il giovane belga morì per una grave lesione del fegato che causò un'enorme emorragia interna, portando al decesso nell'ospedale di Rybnik poche ore dopo l'incidente. Molti i dubbi intorno alla dinamica della caduta, visto che non si segnalò alcun contatto con altri ciclisti o manovre azzardate di qualche altro corridore. La diretta televisiva non era ancora coperta dai media internazionali quindi non si potevano sfruttare neanche le immagini delle camere lungo il gruppo, se non una traballante ripresa da uno smartphone lungo la strada di un tifoso.

A neanche un mese dall'incidente il quotidiano belga Het Nieuwsblad ha riportato la versione della polizia polacca data in conferenza stampa nelle ultime ore. Così il vice procuratore Malwina Pawela-Szendzielorz che ha seguito e concluso l'indagine: "Due corridori della UAE Team Emirates che si trovavano dietro di lui lo hanno visto passare sopra un riflettore stradale – ha dichiarato la vice procuratore – ha perso il controllo della sua bici, virando improvvisamente verso destra, poi verso sinistra, finendo fuoristrada e colpendo la copertura in cemento del canale".

Caduto per i riflettori 'occhi di gatto'

Subito si è pensato che la causa del decesso fosse da ricercare in quel muretto in cemento che doveva proteggere proprio le persone dal rischio di cadere nel canale. Infatti Pawela-Szendzielorz commenta e chiude con parole di profondo rammarico: "È triste constatare che delle risorse che crediamo importanti per migliorare la sicurezza stradale siano a causa di una tale tragedia".

I riflettori stradali, anche conosciuti come "occhi di gatto", sono catarinfrangenti di 10 centimetri di larghezza e altezza, per uno spessore di 1,8 centimetri che escono fuori dalla strada. L'inchiesta non è del tutto conclusa, ci saranno ancora altre testimonianze che potranno definire un quadro più articolato sull'incidente di Bjorg Lambrecht.