Roger Federer ruba la scena a tutti, anche quando perde. Così, anche dopo la sua eliminazione negli ottavi di finale degli Open di Cincinnati ad opera di Andrey Rublev, è ancora lui il tennista più chiacchierato del torneo. Kermesse che prosegue con i quarti di finale e con un pronostico che, a questo punto, è tutto per Nole Djokovic. Alla luce di un tabellone dove sono rimasti soltanto 'outsiders' e protagonisti a sorpresa, difficile ipotizzare che qualcuno possa impensierire il numero uno del mondo. Quanto a Federer, lo rivedremo ai US Open e, del resto, mancano solo dieci giorni all'inizio dell'ultimo Slam di stagione, così come rivedremo a Flushing Meadows anche Rafa Nadal, fresco vincitore della Rogers Cup in Canada.

La palma di uomo del giorno, però, spetta innanzitutto a Rublev capace di battere in poco più di un'ora il 'maestro' svizzero con un Tennis potente ed efficace. Il primo a riconoscerne la grande prestazione è stato lo stesso Roger, pur ammettendo di aver giocato una pessima partita. Ma questo, ovviamente, non toglie nulla alla performance del 21enne moscovita. Rublev, dal canto suo, si è dichiarato stupefatto non solo dall'incredibile risultato, quanto dalla reazione del grande avversario, grande anche nelle sconfitte.

'Sorridendo mi ha detto di non preoccuparmi'

La chiave del successo lo stesso Rublev l'ha ribadita a caldo, a fine partita. "Era evidente che stava servendo male, una cosa non da lui.

Ho cercato di approfittarne, non è un'occasione che capita spesso e sapevo che se avesse iniziato a servire meglio sarebbe stato tutto più difficile. Sapevo di dover attaccare, ho giocato senza guardare nessuno, nè il punteggio e nè Federer, così non mi rendevo conto di ciò che stavo facendo e restavo concentrato. Questa è stata la partita più bella ed emozionante della mia vita".

Perché davanti a lui non aveva solo un tennista, ma un uomo che ha riscritto più volte la stessa storia del tennis. "Roger è una leggenda e penso che sia incredibile che riesca a sostenere la pressione che c'è tutti i giorni su di lui. Quando tutti ti guardano devi metterti alla prova ogni giorno e lui lo fa da tantissimi anni.

Per me è qualcosa di irreale" dice Andrey che poi sottolinea il modo in cui Federer ha reagito alla sconfitta a fine match. "Incredibile anche come ha accettato la sconfitta, lui è davvero di un altro livello. Si è avvicinato a me sorridendo e mi ha detto di non preoccuparmi, penso sia straordinario". Nel corso della conferenza stampa, Rublev racconta anche un dettaglio surreale. "Non dovevo essere a Cincinnati perché avevo dimenticato di iscrivermi al torneo. Poi mi sono iscritto come riserva ed ho fatto le qualificazioni. Sono stato anche fortunato perché Tomic si è ritirato nella prima partita mentre con Kukushkin ero sotto di un set e lui stava giocando molto meglio di me, ma sono riuscito a vincere".