La Vuelta Espana di Fabio Aru ha cambiato completamente volto nella tappa che domenica ha portato il gruppo a Cortals d’Encamp.

Il corridore della UAE Emirates aveva dato dei buoni segnali nelle tappe precedenti, ma sulle salite andorrane è crollato arrivando ad oltre mezz’ora dal vincitore, il suo giovane compagno di squadra Tadej Pogacar. L’ex team manager della UAE, Giuseppe Saronni, ha criticato apertamente lo scalatore sardo e la sua scelta di misurarsi con un calendario molto impegnativo nonostante il lungo stop a cui era stato costretto in primavera.

Saronni: ‘Aru diceva di avere buone sensazioni’

Dopo l’intervento all’arteria iliaca dello scorso marzo Fabio Aru ha bruciato le tappe sulla via del recupero e alzato al massimo l’asticella per il programma di corse del resto della stagione. Lo scalatore della UAE è rientrato già a inizio giugno a Lugano, si è misurato con il Giro di Svizzera ed ha voluto essere al via del Tour de France pensando di uscire dalla Grande Boucle con una condizione ottimale in vista della Vuelta Espana. La corsa spagnola l’ha però respinto senza mezzi termini nella dura tappa andorrana di domenica scorsa in cui è arrivato con oltre mezz’ora di ritardo.

Secondo Giuseppe Saronni, ex Team manager ed ancora figura di riferimento per l’ambiente della UAE, è stata proprio la voglia di strafare di Aru a portarlo a questo risultato.

“Prima del via diceva di avere buone sensazioni e i dati erano ok” ha dichiarato Saronni. “Fabio in salita non ha il passo dei migliori. Correre Svizzera e Tour prima della Vuelta, che era l’obiettivo stabilito, è stata una scelta coraggiosa. Ha voluto fare il Tour in preparazione, ma al Tour è già stressante andare al foglio firma, altro che corsa di preparazione.

Ora questa è la situazione”, ha analizzato l’ex Campione del Mondo.

Marzano: ‘Puntava alla top 5’

La batosta rimediata a Cortals d’Encamp è stata inattesa se si pensa alla bella tappa di cui era stato protagonista lo scalatore della UAE a Mas de la Costa. Aru era arrivato all’ottavo posto insieme al compagno di squadra Pogacar, ed era entrato nella top ten della classifica generale.

La caduta della cronosquadre d’apertura, i dolori e le incertezze, sembravano completamente cancellati con il passare dei giorni, ed invece improvvisamente si è aperto nuovamente un baratro sotto le ruote dell’ex Campione d’Italia.

“Il distacco di Aru è particolarmente evidente se si pensa che parliamo di un corridore che puntava alla top 5. Sembrava che avesse recuperato dopo la caduta iniziale, poi è arrivata questa crisi nera” ha dichiarato Marco Marzano, Ds della UAE Emirates, senza però dare altre motivazioni per questa prestazione così negativa del suo corridore.

Aru dovrebbe ora correre in appoggio al suo giovane compagno di squadra Tadej Pogacar, quinto in classifica generale, cercando qualche occasione per mettersi in mostra e puntare a un risultato di tappa.