Quando ancora la stagione 2019 deve vivere alcuni momenti importanti, a partire dai Mondiali in Yorkshire, il Ciclismo guarda già con interesse a quello che accadrà il prossimo anno. In questo periodo si fanno sempre più concrete le notizie sul percorso delle gare a tappe, a partire dal Giro d’Italia. Grazie alle anticipazioni confermate dai tanti giornali locali che parlano del futuro della corsa rosa sui propri territori, è già possibile farsi un’idea piuttosto chiara su come sarà il percorso che incoronerà il successore di Richard Carapaz.

Giro d’Italia, Ungheria e Sicilia nella prima settimana

La partenza del Giro d’Italia 2020 è già stata ufficializzata da tempo e sarà in Ungheria. Si partirà sabato 9 maggio da Budapest con una cronometro individuale di 9,5 km. Nel paese magiaro si correranno altre due tappe, entrambe destinate ai velocisti.

La grande novità rispetto alle altre partenze dall'estero degli anni scorsi è che stavolta non sarà previsto il giorno di riposo dopo la tre giorni ungherese. L'Uci ha infatti imposto un limite alle deroghe che servivano per avere un riposo in più, e così l’organizzazione del Giro dovrebbe pianificare un rapido spostamento in Sicilia per poter continuare la corsa il giorno successivo alla terza tappa ungherese.

Il Giro dovrebbe restare in Sicilia per tre tappe, con una probabile riproposizione dell’arrivo in quota all'Etna. Si sta studiando anche la possibilità di portare la corsa non al classico arrivo sul vulcano di Rifugio Sapienza, ma di salire con una tappa a cronometro ancora molto più in alto, fino a 2859 metri attraverso una strada sterrata, un’ipotesi che appare difficile e che potrebbe essere programmata invece nelle edizioni successive.

Dopo la tre giorni siciliana la corsa rosa dovrebbe continuare in Calabria e Puglia con arrivi di tappa Camigliatello Silano e Ceglie Messapica. La risalita della penisola avverrà dal versante adriatico, con una possibile cronometro ad Ortona e poi il passaggio in Romagna con una frazione sul percorso della Granfondo Nove Colli.

Le grandi montagne

Ovviamente c’è grande curiosità soprattutto per capire quali saranno le tappe di alta montagna disegnate dall'organizzazione per questo Giro d’Italia 2020. La fase decisiva della corsa rosa inizierà in Friuli, grande protagonista con tre tappe. Ci sono grandi possibilità per il debutto del Monte Matajur, una salita inedita per il Giro e molto impegnativa con i suoi 12 km al 9% di pendenza media. Per le altre due tappe friulane è in ballo anche il ritorno dello Zoncolan.

Sulle Dolomiti è molto probabile un arrivo a Passo Fedaia e subito dopo un finale in quota inedito, ai Laghi di Cancano, una salita vista all'ultimo Giro d’Italia femminile. La corsa si sposterà poi verso il Piemonte per il gran finale, passando verosimilmente per una tappa interlocutoria a Cassano Magnago.

In Piemonte dovrebbero essere in programma due tapponi. Un progetto molto concreto parla del ritorno del Colle delle Finestre, in una tappa massacrante con arrivo sul Monte Fraiteve, due salite ad altissima quota e caratterizzate dallo sterrato.

Per l’ultima giornata è quasi certo il ritorno a Milano dopo tre anni.