Il caso Rohan Dennis non è ancora archiviato neanche dopo la sonante conferma del titolo mondiale della cronometro da parte del corridore australiano. Il campione in carica della prova contro il tempo ha dominato sul tracciato dello Yorkshire nell'unica gara in programma in questa quarta giornata dei mondiali di Ciclismo, la crono degli elite.

In sella ad una bicicletta BMC Dennis ha fatto gara a sé, vincendo il suo secondo titolo con 1'09" sul baby fenomeno Remco Evenepoel e 1'55" sul nostro Filippo Ganna, che ha riportato l'Italia sul podio della disciplina quattro anno dopo l'argento di Adriano Malori.

Ha deluso, invece, l'altro favorito della prova, Primoz Roglic, ormai logorato da una lunghissima stagione e raggiunto da Dennis che era partito tre minuti dopo.

Dennis, dal ritiro al Tour ai mondiali

Rohan Dennis non correva da oltre due mesi, ovvero da quel clamoroso e apparentemente inspiegabile ritiro al Tour de France. Nei giorni successivi a quell'abbandono misterioso erano emersi degli attriti con la sua squadra, il Team Bahrain-Merida. Il ciclista australiano si era lamentato per i materiali a disposizione, sostenendo che la bicicletta da cronometro fornita da Merida e le varie componenti non fossero all'altezza.

Le dichiarazioni del corridore non erano ovviamente piaciute al team e agli sponsor, facendo emergere diversi dubbi sulla possibilità di tenere fede al contratto già firmato per la prossima stagione, e lasciandolo nel frattempo ai margini delle corse. Da quel sorprendente abbandono al Tour alla vigilia della sua tappa preferita, la cronometro, di Rohan Dennis si erano praticamente perse le tracce, facendo pensare ad un probabile attrito molto forte e forse insanabile con la squadra.

In questi due mesi il 29enne di Adelaide non ha partecipato a nessuna gara e si è allenato in disparte, cercando la serenità per ripresentarsi ai mondiali per difendere il suo titolo. Nonostante la lunga assenza, il fuoriclasse australiano è tornato in gran spolvero nella rassegna iridata, assestando distacchi pesanti agli avversari e riconfermandosi campione del mondo.

Un nuovo titolo con la BMC nera

Il rientro di Dennis ha incuriosito non solo per capire a quale livello si sarebbe ripresentato, ma anche per vedere con quale bicicletta avrebbe gareggiato. Il corridore australiano non ha voluto correre con la bici Merida Warp da cronometro che hanno utilizzato in questa stagione tutti gli atleti del Team Bahrain sponsorizzati dal costruttore asiatico. La rottura tra l'atleta e la sua squadra di club è stata ben evidente nella scelta operata dal ciclista, il quale ha optato per una bici BMC per questi mondiali, la stessa che aveva utilizzato nella scorsa stagione.

Per non rendere però troppo evidente lo smacco nei confronti del fornitore del Team Bahrain, il campione e lo staff della sua nazionale hanno coperto tutti i loghi e le scritte della bicicletta che, in tal modo, è diventata una BMC totalmente nera e senza marchi. Inoltre vi è stato montato anche un manubrio personalizzato, stampato sulle dimensioni del corridore, un'opzione voluta dall'atleta stesso e che potrebbe essere stata uno dei motivi di tensione con la squadra.

Nonostante gli accorgimenti per rendere l'attrezzatura anonima, la scelta di Dennis probabilmente non sarà piaciuta al suo team e all'azienda Merida, e vedremo se questo porterà ad una rottura del contratto già siglato per il prossimo anno.