Dopo aver eguagliato Corrado Barazzutti, unico italiano ad aver raggiunto le semifinali ai US Open, Matteo Berrettini proverà a superarlo, ma dovrà giocare la partita della vita. Il suo avversario non è uno qualunque, si chiama Rafa Nadal e, dopo l'eliminazione di Novak Djokovic, è il principale favorito per la conquista del trofeo. Ma il 23enne romano non ha davvero nulla da perdere, è arrivato al penultimo atto contro ogni pronostico e, sinceramente, l'ultimo Slam di stagione sta davvero sfuggendo ai pronostici alla luce del tabellone dei migliori quattro: fuori il citato Djokovic ed anche Roger Federer, dentro Berrettini ed il ritrovato Grigor Dimitrov, oltre a Nadal ed a Daniil Medvedev che dopo i 'fab 3' era indicato come il principale outsider.

Può accadere di tutto ed i tifosi italiani sperano che accada di tutto.

'Berrettini sta facendo tanti progressi'

Almeno Nadal non è sfuggito al pronostico e, nella trascorsa notte italiana, ha fatto fuori in tre set Diego Sebastian Schwartzman. Non è stato però un match in discesa per il maiorchino che, a tratti, ha sofferto l'animosità dell'argentino capace di recuperare due palle break e di metterlo in difficoltà soprattutto nel secondo set. Anche se, ad essere sinceri, in passato lo stesso Schwartzman ha dimostrato di avere le caratteristiche per impegnare severamente Nadal come aveva già fatto lo scorso anno in due Slam, sia in Australia che al Roland Garros. A Parigi in particolare gli aveva tolto un set, impresa non da poco contro il più forte terraiolo di tutti i tempi.

Anche a New York lo ha fatto sudare, ma poi Rafa è riuscito a trovare le giuste contromisure e, dopo il secondo set vinto 7-5, ha decisamente giocato più tranquillamente nel terzo chiuso sul 6-2. "Non mi aspettavo una partita facile e non lo è stata - ha detto lo spagnolo - anche perché ho commesso qualche errore di troppo.

Farmi recuperare due break, sia nel primo che nel secondo set, mi ha messo in tensione, ma sono felice di aver superato il problema". Qualche ora prima il nostro Matteo Berrettini aveva giocato e vinto il suo splendido quarto di finale contro Gael Monfils. "Berrettini è cresciuto e lo dimostra in questo torneo. Picchia durissimo ed ha acquisito grande fiducia.

L'ho visto giocare ed è migliorato partita dopo partita e, dunque, avrò bisogno di essere al top. Del resto è la semifinale di uno Slam e non esistono match facili a questi livelli".

I complimenti di Adriano Panatta

Intanto oggi Matteo Berrettini può vantarsi di aver raggiunto un traguardo che è riuscito a Barazzutti, ma non al più grande tennista italiano di sempre. Adriano Panatta, infatti, non è mai giunto così lontano ai US Open ed è lo stesso 'monumento' del nostro Tennis a fare i complimenti al giovane Matteo. "Bravo Matteo hai giocato un grande match, ormai sei un giocatore vero e ti meriti una grande carriera. Grazie anche perché dopo tanto tempo mi hai fatto emozionare guardando una partita di tennis.

In bocca al lupo", ha scritto Panatta su Twitter.