Al Criterium di Saitama, una corsa organizzata dalla società del Tour de France che è poco più di un’esibizione, Chris Froome ha dato le prime timide pedalate a quattro mesi e mezzo dal terribile incidente dello scorso giugno. Il quattro volte vincitore del Tour ha partecipato ad una gara a cronometro di circa tre chilometri, un primo passo sulla lunga strada del recupero. Dal Giappone Froome ha fatto il punto della situazione, mostrando i progressi fatti, ma anche le perplessità sul suo ritorno ai vertici.

Froome: ‘Tornare a correre a febbraio’

Era il 12 giugno quando Chris Froome cadde rovinosamente durante la ricognizione della tappa a cronometro del Giro del Delfinato che avrebbe affrontato dopo qualche ora. Il campione della Ineos finì contro un muro ad alta velocità dopo aver perso il controllo della bicicletta per una folata di vento, riportando numerose fratture a costole, vertebre, anca e femore.

Dai timori sulla possibile chiusura della carriera Froome ha fatto grandi progressi in questi quattro mesi e mezzo ed ha ripreso a pedalare, seppure “a ritmo turistico” ha dichiarato il campione dal Giappone, dove nel weekend ha preso parte al Criterium di Saitama, una gara esibizione organizzata da ASO per promuovere il ciclismo in Oriente.

Froome non ha partecipato alla corsa vera e propria, che si è svolta su un circuito cittadino per un totale di circa 60 km, ma alla prova a cronometro di 3 km.

“Riesco ad andare meglio in bicicletta che a camminare” ha spiegato il quattro volte vincitore del Tour de France che nei prossimi giorni dovrà sottoporsi ad un nuovo intervento per rimuovere delle placche che gli erano state inserite per stabilizzare le fratture.

“La placca all'anca, ecco perché sto zoppicando. Sta intrappolando alcuni tendini e ho difficoltà a fare pressione quando cammino” ha raccontato Froome, che dopo questo intervento potrà iniziare ad allenarsi con maggiore intensità. “Serviranno ancora alcune settimane, ma spero di potermi allenare normalmente a dicembre e di tornare a correre a febbraio” si è augurato il vincitore del Giro 2018.

‘Non ci sono garanzie nello sport’

Nonostante il recupero stia procedendo meglio del previsto, Froome ha ancora molto dubbi sulle possibilità di tornare quello di un tempo. Il campione sa di poter tornare a correre, ma questo non basta a garantirgli di raggiungere di nuovo quel livello necessario a competere per vincere il Tour de France.

“Non ci sono garanzie nello sport, e nella vita in generale. Se dovessi tornare a correre entro febbraio non so a quale livello sarei, ma spero di lì a quattro mesi di poter correre il Tour. Questo è il mio obiettivo e finché non trovo un motivo per credere che non sia possibile resterà il mio obiettivo” ha dichiarato Froome con la consueta determinazione, ma facendo anche i conti con una realtà che potrebbe non vederlo più competitivo ai massimi livelli.

“Questa è stata la mia più grande preoccupazione. Quando il chirurgo mi ha detto che sarei tornato a correre, mi sono detto che una cosa è correre, un’altra è cercare di vincere il Tour. Sono due livelli molto diversi” ha concluso Froome.