Nel Giappone che ha da poco incoronato il nuovo imperatore, vengono detronizzati i sovrani del rugby. La Nuova Zelanda non potrà difendere in finale il titolo mondiale conquistato quattro anni fa, battuta da una straordinaria Inghilterra che ha giocato la partita perfetta. Risultato assolutamente meritato da parte della formazione europea che torna dunque a disputare una finale di Coppa del Mondo a 12 anni di distanza da quella persa nel 2007 in Francia contro il Sudafrica, con la possibilità dunque di bissare il titolo mondiale vinto nel 2003.

Lo score finale di 19-7 alla fine è più netto di quel che sembra nella sostanza, considerato che gli unici punti messi a segno dagli All Blacks sono nati da un grazioso regalo della difesa inglese, unica sbavatura di un match giocato in maniera incredibilmente lucida ed intensa.

Inglesi in meta dopo 2', All Blacks irriconoscibili

Il match inizia con il botto, grande azione inglese dopo 2' sviluppata in diverse otto fasi d'attacco e la meta finale messa a segno da Tuilagi. Successivamene Farrell converte il tutto, inizio davvero in salita per i campioni del mondo in carica. I ritmi sono altissimi, la difesa del XV della Rosa però si rivela un muro invalicabile e molto spesso si trova a rubare l'ovale e ripartire mettendo in seria apprensione la retroguardia neozelandese.

Al 25' gli All Blacks vanno in meta con Underhill, ma viene annullata per un 'velo' di un compagno di squadra. Sull'altro fronte, Ford sembra avere il piede 'caldo', al 33' tenta un drop che non centra i pali, ma 7' minuti più tardi si incarica del piazzato che va a realizzare quasi da metcampo e consente all'Inghilterra di andare al riposo sul 10-0.

La partita perfetta

Consapevoli di avere la partita in pugno, i giocatori della Rosa iniziano in forcing: al 42' Daly indica i pali da metacampo, ma non riesce a realizzare. Passano 4' e l'Inghilterra va in meta, ma viene vista un'irregolarità per cui la marcatura viene annullata e si riparte con una mischia con introduzione da parte degli All Blacks.

La Nuova Zelanda però non riesce a svegliarsi da una sorta di profondo torpore ed il merito va attribuito alla grande pressione inglese, la formazione europea incrementa il vantaggio al 50' con un piazzato del solito Ford, siamo sul 13-0. Corre il 57' quando la Nuova Zelanda ha un fremito improvviso, complice una touche sbagliata dagli inglesi in maniera clamorosa che permette a Savea di raccogliere l'ovale e schiacciarlo oltre la linea di fondo: 13-5, con la successiva conversione di Mo'Unga che porta a 7 i punti dei campioni del mondo in carica. Al 62' però viene fischiato un fuorigioco alla Nuova Zelanda, si incarica della battuta il solito Ford che non sbaglia, siamo sul 16-7. Gli All Blacks si riversando dunque nella metacampo inglese, i minuti scorrono e serve una meta per riaprire il match, ma non è facile contro un'Inghilterra 'in trincea' capace di non concedere nulla e letale nelle ripartenze.

La 'gambetta meccanica' di Ford, poi, prosegue a far danni dalla distanza: al 70' trasforma un altro piazzato che modifica lo score sul 19-7 per il XV della Rosa. Sull'altro fronte alcune azioni individuali di rilievo come quella di Reece al 72', ma nel complesso molta confusione per cui gli inglesi non hanno difficoltà nel recuperare l'ovale e rilanciare. I canti dei tifosi di Sua Maestà, dunque, accompagnano questa grande impresa fino alla fine, per la Nuova Zelanda la delusione è fortissima: ma non esistono squadre invincibili, soprattutto dinanzi ad avversari che hanno giocato la partita perfetta.

Inghilterra-Nuova Zelanda 19-7

Inghilterra: 15 Elliot Daly, 14 Anthony Watson, 13 Manu Tuilagi, 12 Owen Farrell (c), 11 Jonny May, 10 George Ford, 9 Ben Youngs, 8 Billy Vunipola, 7 Sam Underhill, 6 Tom Curry, 5 Courtney Lawes, 4 Maro Itoje, 3 Kyle Sinckler, 2 Jamie George, 1 Mako Vunipola.

All. Eddie Jones.

Nuova Zelanda: 15 Beauden Barrett, 14 Sevu Reece, 13 Jack Goodhue, 12 Anton Lienert-Brown, 11 George Bridge, 10 Richie Mo’unga, 9 Aaron Smith, 8 Kieran Read (c), 7 Ardie Savea, 6 Scott Barrett, 5 Sam Whitelock, 4 Brodie Retallick, 3 Nepo Laulala, 2 Codie Taylor, 1 Joe Moody. All. Steve Hansen.

Marcatori: 2' meta Tuilagi (5-0), 3' conv. Farrell (7-0), 40' c.p Ford (10-0), 50' c.p Ford (13-0), 57' meta Savea (13-5), 59' conv. Mo'Unga (13-7), 62' c.p Ford (16-7), 70' c.p Ford (19-7)