Mentre il calendario del World Tour attende ancora l’ultima corsa del 2019, il Gree Tour de Guangxi, il Ciclismo guarda già al futuro. A Parigi è stato presentato stamani il percorso del Tour de France 2020, la corsa più importante del mondo che scatterà da Nizza sabato 27 giugno, prima del solito per dare poi spazio alle Olimpiadi di Tokyo. Gli organizzatori hanno confermato la nuova linea impostata nelle ultime edizioni, con poca cronometro, tante salite e percorsi misti per cercare di sfuggire alla monotona supremazia dettata dalla forza della Ineos.

Tour 2020, subito le montagne

Il percorso del Tour de France 2020 che ASO ha presentato stamani ha diverse caratteristiche interessanti. Le più evidenti sono l’assenza della cronosquadre, l’unica crono individuale con l’arrivo su una salita vera come Planche des Belles Filles, l’assenza di arrivi in salita sui Pirenei e le tante tappe di media e alta montagna tra Massicico Centrale e Alpi.

L’avvio sarà sabato 27 giugno da Nizza con una tappa per velocisti. Anche il secondo giorno l’arrivo sarà nella celebre città della Costa Azzurra, ma dopo un percorso molto movimentato con 3700 metri di dislivello e il Col des Quatre Chemins a 9 km dall’arrivo.

A Sisteron torneranno di scena i velocisti prima dell’arrivo in salita di Orcieres Merlettes, 7 km al 6.7% di pendenza, che già alla quarta tappa offrirà un primo banco di prova per i pretendenti alla maglia gialla.

Dopo un’altra tappa facile si salirà all’Osservatorio di Mont Aigoual, traguardo della sesta tappa, mentre la settima sarà per velocisti.

Si arriverà quindi sui Pirenei, dove sono in programma due frazioni senza arrivi in salita. Una scala Mentè, Bales e Peyresourde prima della picchiata finale verso Loudenvielle, l’altra affronta Hourcere e Marie Blanque arrivando in discesa a Laruns.

Massiccio Centrale e Alpi

Dopo il primo giorno di riposo si ripartirà con tre tappe che dovrebbero giocarsi tra volate e fughe da lontano, per poi approdare al Massiccio Centrale.

La tredicesima tappa avrà in programma l’arrivo in quota a Pas de Peyrol, 5,4 km all’8,1%, prima di una giornata più facile a Lione che farà da preludio al gran finale alpino. La frazione numero quindici arriverà in cima al Grand Colombier, una salita di ben 17 km al 7,1% di pendenza.

Passato il secondo giorno di riposo ecco altre tappe sulle Alpi. Quella di Villard de Lans è la più facile, con la salita di Saint Nizier du Mocherotte ad una ventina di km dall’arrivo.

Il vero tappone di questo Tour de France 2020 è la giornata numero diciassette in cui si affronta il col de la Madeleine prima dell’arrivo al Col de Loze, 21 km al 7,8%.

Le Alpi saranno ancora protagoniste nella tappa diciotto con le salite di Cormet de Roselend, Saisies, Aravis e Glieres, dove i corridori troveranno anche un tratto sterrato. La parte finale del percorso sarà però più facile arrivando a La Roche sur Foron.

Gli sprinter sopravvissuti a tutte queste montagne avranno ancora un’occasione a Champagnole, tappa numero diciannove, mentre la classifica generale sarà fissata dall’unica cronometro prevista, al penultimo giorno di gara. Sarà una crono decisamente particolare, 36 km con una prima parte veloce e il finale su una salita dura come quella che porta a Planche des Belles Filles, là dove negli anni scorsi vinsero anche Nibali e Aru.

Il finale è quello tradizionale con la passerella parigina sui Campi Elisi per domenica 19 luglio.