Non è preda dell'emozione delle nozze, come ha detto tra i denti ad Ubaldo Scanagatta in conferenza stampa e non accusa nemmeno i postumi dell'infortunio di Parigi come lui stesso ha assicurato. No, niente di tutto questo: Rafa Nadal forse non è quello dei US Open in queste Atp Finals, ma resta uno dei più forti tennisti di ogni epoca. Magari soffre della sindrome del dottor Jekyll e mister Hyde, ci affidiamo ad un classico della letteratura fantastica per spiegare quanto accaduto nel terzo set della partita contro Daniil Medvedev. Sotto di quattro game, prima 0-4 e poi 1-5, sembrava in balia del russo.

Poi è venuto fuori il vero Nadal, quello che non ha ancora smesso di scrivere la sua leggenda.

Primo set, Medvedev vince al tie-break

Si parte con Nadal al servizio, i turni di battuta sono decisamente regolari nel primo set dove nessuno dei due tennisti in campo riesce a piazzare il break. Ci va vicino Medvedev nel settimo gioco, con Rafa che gli annulla una palla-break per poi vincere ai vantaggi e portarsi sul 4-3. Si arriva all'inevitabile tie-break dove il numero uno del mondo continua gioca davvero un tennis non all'altezza della sua classe, emblematico un clamoroso errore con il campo spalancato nel primo scambio con il russo che piazza il mini-break, alla fine lo score sarà 7-3 in favore di Daniil.

Frammenti del vero Nadal nel secondo parziale

Il maiorchino non può più permettersi passi falsi ed inizia a spron battutto il secondo parziale strappando il servizio all'avversario nel primo game e consolidandolo nel secondo per un rapido 2-0. Medvedev dà segni di vita ed accorcia le distanze nel terzo gioco, nemmeno il moscovita sembra in gran forma rispetto al tennista ammirato un mese fa a Shanghai, tuttavia resta agganciato al 19 volte vincitore di Slam fino all'ottavo gioco quando Nadal tiene il servizio portandosi sul 5-3 e piazza successivamente il secondo break, 6-3 lo score che prolunga la partita al terzo set.

Terzo set: Rafa inzialmente non pervenuto, poi l'incredibile rimonta

L'avvio dell'ultimo parziale è subito in salita per Rafa: la mancata chiusura a rete e l'impietoso passante in recupero del giovane russo valgono il 30-40 ed un successivo erroraccio del leader del ranking Atp sancisce il primo break di Medevedev.

Il punto viene consolidato da Daniil nel suo turno di battuta ai vantaggi, dopo aver annullato il possibile contro-break: siamo sul 2-0, per Nadal il momento è estremamente delicato e diventa disperato nel momento in cui Medvedev gli strappa nuovamente il servzio e poi va ad allungare sul 4-0 tenendo il suo. Rafa inzia a dare segni della sua presenza in campo nel quinto game, accorciando le distanze, ma la risposta del russo è perentoria come il suo servizio che lo porta sul 5-1. Successivamente, con lo spagnolo in battuta, Daniil fallisce il break che gli avrebbe consegnato la vittoria, perde il game ai vantaggi e quando va a servire per il match subisce il primo break da Nadal permettendogli di rientrare in partita.

Il numero uno del mondo tiene poi il servizio nel gioco seguente lasciando l'avversario a 15 e sul 5-4 inizia a credere nella clamorosa rimonta. Da vittima sacrificale, il maiorchino è diventato un carnefice: si avventa sul Medvedev con tutta la forza d'urto di cui è capace il suo tennis e gli piazza senza colpo ferire il secondo breakpoint: sul 5 pari la partita è definitivamente riaperta. Nadal adesso è devastante, tiene il servizio a 15 e mette per la prima volta il naso avanti nel terzo set, ciò a cui il pubblico londinese sta assistendo ha davvero dell'incredibile. La reazione di Medvedev consente però di trascinare il parziale al tie-break ed anche questo sarà giocato sul filo: situazione di perfetta parità dopo 8 game, siamo sul 4-4, poi l'allungo decisivo sul 7-4 che consegna a Nadal una vittoria assolutamente clamorosa per come si erano messe le cose sul campo.