Si stanno definendo in questi giorni i dettagli della stagione di Vincenzo Nibali. Il campione è in ritiro con la nuova squadra, la Trek Segafredo, nella sua Sicilia. Oltre che a pedalare nel quartier generale della formazione diretta da Luca Guercilena si sta pensando alla programmazione di corse, obiettivi e periodi di allenamento in vista del 2020, una pianificazione che deve essere preparata nei dettagli. Lo staff tecnico ha ormai definito la suddivisione dei compiti per i grandi giri, con Nibali e Ciccone al Giro d’Italia e la coppia composta da Richie Porte e Bauke Mollema al Tour de France.

Nibali, partenza dal Portogallo

Il programma di Vincenzo Nibali per la sua prima stagione in maglia Trek Segafredo è stato ormai ben definito. Il debutto del campione siciliano sarà in Portogallo, alla Volta Algarve, una corsa a cui non ha mai partecipato nella sua lunga carriera. La gara portoghese si terrà dal 19 al 23 febbraio e darà le prime sensazioni su cui costruire i passi successivi verso gli appuntamenti più importanti. In primavera Nibali correrà la Tirreno Adriatico, la Milano Sanremo e la Liegi Bastogne Liegi, prima di dare l’assalto al Giro d’Italia. L’ex Campione d’Italia salterà invece il Tour de France per ricaricare le energie in vista di un appuntamento chiave come le Olimpiadi di Tokyo.

Nibali sarà quindi al via della Vuelta Espana con il duplice obiettivo di puntare ad un grande risultato e preparare al meglio i Mondiali in Svizzera.

Sia al Giro che alla Vuelta la Trek Segafredo gli affiancherà Giulio Ciccone. Anche i programmi di Bauke Mollema, Richie Porte e Mads Pedersen sono stati stilati. Il corridore olandese debutterà insieme a Nibali in Algarve e sarà poi alle classiche delle Ardenne, al Tour e alla Vuelta.

I due obiettivi principali di Porte saranno invece il Tour Down Under e il Tour de France. L’iridato Pedersen guiderà la Trek nelle classiche del pavè e correrà poi il Tour de France.

Slongo: ‘Febbraio era un po’ libero’

Anche in questa nuova avventura in maglia Trek Segafredo Nibali ha al suo fianco lo storico preparatore Paolo Slongo, che lo segue fin dagli anni in Liquigas.

Il tecnico veneto ha parlato di un episodio che rivela quanta determinazione e concentrazione sta mettendo il suo campione in questa nuova pagina della sua carriera, a dispetto di chi lo ritiene ormai logorato da oltre un decennio di intensa attività ad altissimi livelli.

“In un primo momento avevo pensato di non inserire l’altura all’inizio di stagione, ma è stato lo stesso Vincenzo a chiedermi di prevederla” ha raccontato Slongo, spiegando come la richiesta di Nibali sia arrivata durante un volo aereo verso Chicago per il primo incontro con la nuova squadra. “Ha visto che febbraio era un po’ troppo libero e ha chiesto un ritiro in più, un segnale importante per far capire che ci tiene” ha dichiarato il tecnico veneto.