La Vuelta San Juan, la corsa a tappe argentina in cui fanno il loro debutto stagionale anche Sagan, Evenepoel e Alaphilippe, è iniziata con emozioni forti e non solo scatti e volate. La prima tappa è stata segnata da una rovinosa caduta avvenuta a circa tre chilometri e mezzo dall’arrivo. A generare l’incidente è stato uno spettatore che si è sporto incautamente al passaggio del gruppo lanciato ad altissima velocità. Un leggero contatto è bastato per far perdere l’equilibrio ad un corridore che si trovava nelle parti avanzate del gruppo e da qui si è innescata una caduta collettiva che ha coinvolto anche Remco Evenepoel.

Il successo del belga Rudy Barbier è passato così in secondo piano e nel dopo corsa le attenzioni si sono concentrate sulle decisioni della giuria.

San Juan, caduta da brividi

La Vuelta San Juan è scattata domenica 26 gennaio con una tappa favorevole ai velocisti. La corsa è andata via con uno svolgimento classico, con una fuga di una decina di corridori che sono stati raggiunti dal gruppo tirato dalle squadre dei velocisti più attesi. Il finale è stato però rovinato da un incredibile incidente. Quando mancavano circa tre chilometri e mezzo all’arrivo, uno spettatore si è sporto troppo verso la strada e ha toccato un corridore che ha perso l’equilibrio, generando così una rovinosa caduta generale.

Diverse decine di corridori sono finiti a terra, mentre chi ha evitato l’incidente è andato a giocarsi il successo di tappa in volata.

L’arrivo è stato molto incerto, con la rimonta nelle ultime pedalate del francese Rudy Barbier, vincitore a sorpresa per la Israel Start Up Nation.

Il secondo posto è andato a Belletti (Androni) davanti al corridore di casa Contte (Equipe Municipalidad de Pocito).

Niente distacchi

Tutti i corridori caduti sono riusciti a rialzarsi e a terminare la corsa, seppure in ritardo, ma le modalità dell’incidente hanno portato la giuria a una decisione particolare. Il regolamento del Ciclismo professionistico dice che i distacchi provocati da incidenti meccanici o cadute devono essere neutralizzati quando l’inconveniente avviene negli ultimi tre chilometri della corsa.

La giuria ha prima applicato alla lettera le regole assegnando a tutti i corridori caduti il distacco con cui hanno tagliato il traguardo, visto che la caduta è avvenuta a tre chilometri e mezzo dall’arrivo. Visionando il filmato dell’incidente la giuria ha però cambiato decisione ed ha annullato i distacchi dei ciclisti caduti, tra cui anche Evenepoel. “Dopo aver visto un video che mostra chiaramente che l’incidente è stato provocato da uno spettatore che ha toccato il manubrio di un corridore, il collegio dei commissari ha deciso di dare lo stesso tempo a tutti i corridori che erano in gruppo al momento della caduta”, si legge nella nota diffusa dalla giuria.