Si tornerà certamente a discutere dell’uso dei freni a disco nel mondo del Ciclismo professionistico dopo il grave incidente in cui è rimasto ferito il corridore francese Justin Jules. L’atleta della Nippo Delko One Provence era caduto la scorsa settimana durante la seconda tappa del Saudi Tour, quella vinta da Niccolò Bonifazio. Una settimana dopo quell'incidente si sono appresi dei particolari in più su quanto successo e sui danni patiti dal ciclista transalpino. La sua squadra ha rilasciato un aggiornamento in cui accusa i freni a disco per le ferite riportate da Jules.

Ciclismo, doppia frattura per Justin Jules

La seconda tappa del Saudi Tour, disputata mercoledì 5 febbraio, era stata caratterizzata da diverse cadute. In una di queste era rimasto coinvolto anche il corridore francese Justin Jules, 33enne militante nella Nippo Delko One Provence. Jules era stato costretto al ritiro, ma questa notizia che era passata quasi inosservata è ora arrivata alla ribalta dopo un comunicato della squadra che ha aggiornato sulle sue condizioni e sull’incidente che gli è capitato.

Il corridore transalpino si è procurato due fratture, al malleolo e al perone della gamba destra. Jules è tornato in Francia ed oggi è stato operato a Marsiglia per la riduzione delle fratture e la ricostruzione della caviglia.

I tempi di recupero sono molto lunghi: al corridore della Nippo Delko One Provence serviranno circa quattro mesi per poter tornare a correre.

Colpa dei freni a disco?

La notizia che farà discutere nel mondo del ciclismo è però che la squadra ha indicato i freni a disco come la probabile causa delle gravi ferite riportare. Il team non ha fornito una ricostruzione precisa della dinamica dell’incidente accaduto al suo corridore, limitandosi ad incolpare, pur senza certezza assoluta, i freni a disco.

Questa nuova tipologia di freni, usati da anni nel ciclocross e nella mountain bike e introdotti da Colnago nel ciclismo su strada, fomenta da tempo un acceso dibattito nel mondo delle corse professionistiche. Molti corridori hanno espresso i loro dubbi e le loro preoccupazioni per i pericoli che l’uso dei freni a disco può comportare.

I dischi possono infatti causare ferite profonde in caso di maxicadute, molto più frequenti nel ciclismo su strada che nelle discipline off road, e comportano degli spazi di frenata diversi rispetto alla tipologia tradizionale, con i rischi del caso quando il gruppo è diviso tra corridori che usano i due diversi tipi.

Alcuni gravi infortuni in questi primi anni di utilizzo nel ciclismo su strada, come quello capitato a Francisco Ventoso nella Roubaix del 2016, hanno acceso forti polemiche sull'opportunità di usare i freni a disco, ma con il passare degli anni la loro diffusione tra le squadre professionistiche è sempre aumentata e questa tendenza appare ormai incontrovertibile.