Anche il ciclismo femminile si è rimesso in moto nelle ultime settimane al pari di quello maschile. Le atlete sono state impegnate soprattutto in gare extraeuropee, tra Sud America, Australia e Medio Oriente, scenari ormai consueti per le prime uscite stagionali. In una di queste gare che caratterizzano la prima fase di questo 2020, il Dubai Women’s Tour, è avvenuto un episodio davvero strano e pericoloso su cui l’Uci dovrebbe riflettere. Mentre le cicliste erano ormai lanciate nello sprint finale della seconda tappa, il percorso ha subito un restringimento improvviso e drastico che ha creato il caos tra le atlete e gli addetti alle segnalazioni.

Ciclismo, El Ghouate: ‘È stato super pericoloso’

Quello che è avvenuto nel finale della seconda tappa del Dubai Women’s Tour è stato al limite dell’inverosimile. La corsa si stava concludendo con la prevista volata generale, con le atlete ormai lanciate a tutta velocità verso il traguardo su una larghissima strada a quattro corsie. Il gruppo si è aperto per sfruttare l’ampia sede stradale per poi trovarsi a dover essere improvvisamente incanalato in metà della carreggiata negli ultimi duecento metri, una scelta organizzativa davvero assurda e pericolosa. Gli addetti alle segnalazioni del percorso piazzati in vista dell’arrivo si sono fatti prendere dal panico quando hanno visto le cicliste lanciate in volata su tutta l’ampiezza della strada e ormai in vista del restringimento, ma sono riusciti a far spostare il gruppo verso destra con tutti i rischi del caso.

“La strada è stata dimezzata a duecento metri dall’arrivo, l’arco del traguardo era piccolo, potevano mettere qualcosa di più grande. C’è stata un’ondata enorme. Ho sfiorato il marciapiede con il pedale ed ho pensato di volare. È stato super pericoloso”- ha testimoniato la ciclista Basma El Ghouate, evidenziando anche come già in precedenza altre situazioni di pericolo non fossero state ben segnalate.

Per fortuna questa grave pecca organizzativa non ha portato a nessuna caduta. Alcune atlete non sono riuscite ad incanalarsi nella strettoia e non hanno tagliato correttamente il traguardo, ma non ci sono stati incidenti.

Paret-Peintre: ‘Ai 500 metri eravamo tutte sulla sinistra’

La tappa è stata vinta in volata da Samah Khaled, ma nel dopo corsa si è parlato soprattutto di questo arrivo così strano e pericoloso.

“Ai 500 metri eravamo tutte sulla sinistra” - ha raccontato la francese Maeva Paret-Peintre, arrivata all’ottavo posto. “All’ultimo momento gli addetti alle segnalazioni ci hanno detto di andare a destra. Questo ha provocato un’improvvisa e grande onda a cento metri dall’arrivo. È stato pericoloso perché arrivavamo davvero veloci, c’era anche vento a favore” - ha aggiunto la ciclista francese.

Il Dubai Women’s Tour, una delle prime corse stagionali del Ciclismo femminile, si è concluso oggi con la vittoria finale della britannica Lucy Van der Haar, già vincitrice della prima tappa. Dopo la seconda frazione vinta dalla Khaled e segnata da questo pericoloso finale, la corsa ha visto il successo di Tatsiana Sharakova nella terza tappa e di Nicole Steigenga nella quarta e conclusiva.

Da segnalare anche alcuni buoni piazzamenti delle ragazze italiane della Aromitalia. Carmela Cipriani è stata terza nella tappa conclusiva, Carbonari, Marchesini e Collinelli hanno segnato altri piazzamenti nella top ten.