Jannik Sinner ha appena superato il primo turno agli Open 13, torneo indoor di Marsiglia. Il giovane talento italiano ha eliminato in due set Norbert Gombos (6-4 7-6) in un match per certi versi surreale: il riferimento non è a ciò che si è visto in campo, ma all'interruzione nel secondo set motivata da un allarme antifurto che nessuno è riuscito inizialmente ad individuare e spegnere. L'alto suono della sirena impediva ai giocatori la giusta concentrazione.

Sinner al numero 68 Atp

Ad ogni modo per il 18enne originario di San Candido è un ottimo momento, dopo un mese di gennaio ed i primi di febbraio al di sotto delle attese.

La qualificazione ai quarti nei recenti Rotterdam Open dove ha fatto fuori anche un top 10 come Goffin gli hanno fatto scalare importanti posizioni del ranking Atp che lo vede, dopo l'ultimo aggiornamento ufficiale del 17 febbraio, al 68° posto. In una recente intervista rilasciata ad Ubitennis nel corso del torneo olandese, lo stesso Jannik si era dichiarato incredulo di come certe sue prestazioni magari al di sotto delle attese potessero già suscitare roventi polemiche in Italia, ricordando per l'appunto la sua giovane età, il fatto di essere già nel tabellone principale di tornei importanti ed evidenziando comunque che anche lui si aspettava di meglio e, pertanto, è il primo a non averla presa bene dopo prestazioni come quelle agli Australian Open o al torneo di Montpellier.

Circostanza, quest'ultima, confermata da Riccardo Piatti in un'intervista rilasciata al Corriere dello Sport.

'Jannik deve ancora migliorare su tutto'

Riccardo Piatti nella sua carriera ha valorizzato diversi talenti e crede fermamente nelle qualità del giovane altoatesino che, a suo modo di vedere, ha assolutamente bisogno di far crescere il suo bagaglio d'esperienza. "Tutti si accorgono di Jannik quando vince, ma a me interessano le partite dove perde o gioca male". Il coach si sofferma sulle eliminazioni agli Australian Open ed a Montpellier. "In Francia dopo l'incontro con Ymer era fuori dalla grazia di Dio per la sconfitta, gli bruciava troppo. Gli ho detto di non rompere le scatole ricordandogli che a febbraio dell'anno scorso era al numero 570 della classifica Atp".

Piatti ha sottolineato come il suo giovane allievo "deve migliorare su tutto e gli mancano le solite 150 partite ancora da giocare ad alto livello. Non mi importa se perde o vince, mi interessa che faccia esperienza".

'Farà tutta la stagione sul rosso'

Piatti evidenzia inoltre la necessità che Sinner giochi tanto e lo faccia contro i giocatori più forti, continuando a nutrire assoluta certezza sulle sue qualità. Ha infatti raccontato come la settimana scorsa si sia allenato con giocatori giovani, ma già di grande esperienza. Su tutti Medvedev che ha già disputato una finale Slam, ma anche Shapovalov ed Auger-Aliassime. "Vince quasi sempre lui, però deve ancora imparare a gestire le partite". Motivo per cui lo attende un tour de force sulla terra.

"Farà tutta la stagione sul rosso perché su quella superficie troverà giocatori che lo costringeranno a fare fatica". Piatti ricorda di quando allenava l'attuale numero uno del mondo. "Con Djokovic che allora aveva la stessa età di Jannik venimmo a Rotterdam, superò Seppi ed Henman ai primi due turni e poi venne eliminato da Stepanek, anche lui al tie-break nel terzo". Corsi e ricorsi storici, certamente Sinner metterebbe la firma in calce se un precedente simile in giovane età gli facesse avere una carriera come quella di Nole.