In una notte indimenticabile, Tyson Fury si è ripreso quello che, a causa di troppi errori commessi, aveva perso quattro anni fa. Il britannico è dunque il nuovo detentore della cintura iridata dei pesi massimi versione WBC, l'ha strappata a Deontay Wilder devastandolo letteralmente per sette riprese.

Per l'ex campione è una lezione durissima, la prima subita nella sua carriera nel corso della quale non solo non era mai stato sconfitto, ma non era mai andato knock down. Il suo volto è una maschera di sofferenza, sul viso porta i segni dei colpi incassati da Fury che magari non sono potenti come i suoi, ma sono stati davvero tanti e lo hanno brutalmente marcato.

Dopo gli abbracci di rito con il suo staff e con la moglie, la biondissima Paris visibilmente commossa, il Gypsy King è andato all'angolo dello sconfitto abbracciandolo con calore e trasporto ed incoraggiandolo con parole che testimoniano la stima reciproca tra i due pugili.

'In quel primo round eri una fo... dinamite'

Wilder appare visibilmente frastornato nel suo angolo, indossa ancora i guantoni e cerca con lo sguardo il suo avversario nel momento in cui lo vede dirigersi verso di lui. Fury lo abbraccia, l'ex campione ricambia: l'occhio sinistro è chiuso e visibilmente gonfio, il destro è lucido e trasmette una palpabile delusione. "Che gran pugile sei - gli dice Tyson Fury - Dio benedica te e la tua famiglia" e poi, quasi ad incoraggiarlo, gli ricorda il momento in cui hanno incrociato i guantoni dopo la prima campana: "In quel primo round eri una fo...

dinamite, una dinamite", gli ribadisce e riesce a strappargli un sorriso.

In realtà il combattimento del Bronze Bomber è finito nel terzo round, dopo aver subito il primo atterramento.

Il colpo di Fury andato a segno gli ha causato un problema al timpano e ciò è stato testimoniato dai momenti successivi, dall'evidente equilibrio precario mostrato da Wilder fino alla fine della ripresa ed anche nei round successivi in cui si è trasformato in un bersaglio troppo facile per lo scatenato Fury.

Joshua chiama, Fury risponde

Chi esulta per il successo di Tyson Fury è Eddie Hearn. Il manager di Anthony Joshua pregusta già un match per la riunificazione del titolo tra due pugili britannici che diventerebbe un vero evento storico per il Regno Unito. In merito il promoter pubblica un post inequivocabile su Instagram, un'immagine che ritrae Joshua e Fury sullo stesso ring con l'hashtag #undisputed, 'indiscusso'.

La possibilità di affrontare il connazionale per il match di riunificazione di tutti i titoli dei pesi massimi, WBA, IBO, IBF e WBO detenuti da Joshua e quello WBC appena conquistato da Fury, viene chiesta anche al Gypsy King in una delle interviste post-match. Wilder potrebbe comunque esercitare la clausola di rematch entro i trenta giorni e questo darebbe vita alla 'trilogia', Fury vs Wilder parte terza.

Consapevole della cosa, Fury risponde così ai microfoni di 'Behind the Gloves': "Se Deontay non vuole la rivincita, allora sotto con AJ" come per dire 'io ci sono'. Un match che, comunque, non arriverebbe tanto presto considerato che Joshua deve prima rispettare le difese obbligatore di IBF e WBO che gli hanno messo innanzi come sfidanti Kubrat Pulev e Oleksandr Usyk. Secondo il Sun, il match tra Joshua e Pulev potrebbe disputarsi il prossimo 20 giugno a Londra allo stadio del Tottenham.