Il palleggiatore argentino Luciano De Cecco a Civitanova. Non è certo una notizia che sconvolge l'ambiente, non si può parlare di un fulmine a ciel sereno, ma di sicuro è una notizia che si porterà dietro molte discussioni e commenti di tutti i tipi. Cosa del tutto normale, quando i protagonisti della vicenda di mercato sono due tra i migliori palleggiatori al mondo.

De Cecco ha detto sì a Civitanova per tre anni

Come promesso dal procuratore del giocatore argentino Luca Novi poche settimane fa (quando aveva dichiarato che sarebbe stata fatta maggiore chiarezza conclusasi la final four di Coppa Italia a Bologna), sono state finalmente svelate le intenzioni per il futuro del suo assistito: dopo aver ascoltato l'offerta di rinnovo proveniente dalla scrivania del Presidente della Sir Safety Perugia, Gino Sirci, il palleggiatore ha deciso di non restare in Umbria e di accettare il difficilissimo compito di sostituire il brasiliano Bruninho in cabina di regia alla Lube Civitanova Marche.

Certa anche la durata del contratto: per le prossime tre stagioni, cioè fino al 2022/2023, Luciano De Cecco giocherà in terra marchigiana.

Bruninho intanto non scioglie le sue riserve

Per gli appassionati che sognavano uno scambio tra Perugia e Civitanova, con De Cecco nelle Marche e Bruno Mossa de Rezende 'Bruninho' nella capitale umbra, potrebbe esserci un brusco risveglio. La Sir ha avanzato una proposta al regista brasiliano, che però non sembra intenzionato a rimanere in Italia il prossimo anno, come ha dichiarato anche al termine della finale di Coppa Italia, vinta dal suo team.

Il capitano della nazionale brasiliana, parlando della stagione agonistica 2020/2021 durante un'intervista, è stato abbastanza chiaro: il prossimo anno ha confermato di voler tornare a giocare in patria (in Brasile) principalmente per motivi personali, spiegando che il suo futuro al 90% sarà in Sudamerica.

Alla Sir Safety non resta che aggrapparsi a quel 10% rimanente, spiraglio lasciato aperto dal fortissimo regista in quanto il volley brasiliano si trova in mezzo ad una complicata crisi economica che porterebbe il giocatore a dover rinunciare ad un ingaggio da top player come ovviamente avrebbe nel caso in cui scegliesse come prossima destinazione Perugia.

Le alternative di Perugia per il dopo De Cecco

Di conseguenza, Perugia sta pensando a soluzioni italiane per sostituire il nazionale argentino, mossa che potrebbe permettere al tecnico perugino di schierare contemporaneamente tutti i suoi giocatori top stranieri non solo in Champions ma anche nelle partite di campionato. Sulla lista della Sir ci sono due palleggiatori di nazionalità italiana con molta esperienza, che sono da considerare come uniche reali alternative all'asso brasiliano: Travica e Baranowicz.