È stata un’altra giornata frenetica e surreale alla Parigi-Nizza, sia in corsa che fuori. La sesta tappa è iniziata con la notizia del ritiro della Bahrain-McLaren, preoccupata dall’epidemia in corso, e con la decisione dell’organizzazione di cancellare l’ultima tappa in programma domenica a Nizza e chiudere la corsa domani.

La gara è stata poi particolarmente intensa, con una serie di attacchi della Sunweb che è riuscita a portare al successo Tiesj Benoot. Il belga è risalito in seconda posizione nella classifica generale accorciando a soli 36’’ il distacco da Maximilian Schachmann che ha mantenuto la sua maglia gialla dopo aver rischiato grosso per una caduta avvenuta nel finale.

Parigi-Nizza, si chiuderà un giorno prima

La sesta tappa della Parigi-Nizza prevedeva le prime vere salite della corsa su un percorso di media montagna con poco respiro, ma ancora una volta le questioni agonistiche sono state scavalcate dalle notizie arrivate sul fronte dell’emergenza sanitaria in corso.

Dopo le polemiche e i dubbi che erano stati sollevati nei giorni scorsi sull’opportunità di portare avanti questa corsa, l’organizzazione ha deciso di cancellare l’ultima tappa, quella che domenica si sarebbe dovuta svolgere sulle strade e le salite attorno a Nizza. Il gruppo si è poi presentato al via ancora più ridotto per una raffica di ritiri, con il forfait al completo della Bahrain-McLaren, e quelli di Viviani e Ewan tra gli altri.

La corsa, su un percorso costellato di brevi salite, è iniziata con diversi tentativi di fuga da cui è poi scaturita un’azione di grande qualità con il Campione del Mondo Mads Pedersen (Trek Segafredo), Stefan Kung (Groupama), Winner Anacona (Arkea), Nicolas Edet e Anthony Perez (Cofidis), Alexis Gougeard e Romain Bardet (Ag2R).

La Deceuninck Quickstep ha preso le redini del gruppo con il chiaro intento di puntare al successo di tappa con Alaphilippe.

Sunweb scatenata

La serie di salite ha selezionato il gruppo dei fuggitivi, con i soli Bardet e Edet rimasti al comando, ma la svolta della corsa è stata data dalla Sunweb quando ancora mancavano 40 km all’arrivo.

Sulla cote de Caseneuve è partito improvvisamente all’attacco Soren Kragh Andersen, secondo in classifica e vincitore della tappa a cronometro. Il leader della classifica Schachmann è rimasto in posizione d’attesa contando sul lavoro incessante degli uomini di Alaphilippe in testa al gruppo. Kragh Andersen ha confermato il suo splendido momento di forma riuscendo a riprendere in pochi chilometri Bardet e Edet e poi a staccarli sull’ultimo Gpm di giornata. L’azione dei Deceuninck non ha però permesso al danese di guadagnare molto terreno, favorendo di fatto Schachmann.

Prova Nibali, ma Benoot se ne va

Il Gpm di Cote de Auribeau ha fatto esplodere ancora la corsa con un bel tentativo di Vincenzo Nibali (Trek Segafredo) a cui si è accodato Tiesj Benoot (Sunweb).

Il belga ha approfittato della presenza in testa alla corsa del compagno danese per rimanere passivo dietro a Nibali e poi staccarlo in prossimità dello scollinamento, quando anche Alaphilippe ha finalmente provato un attacco che però non si è rivelato decisivo.

Benoot ha dapprima raggiunto e poi staccato Kragh Andersen e la poca collaborazione nell’esiguo gruppetto rimasto al suo inseguimento gli ha permesso di guadagnare una trentina di secondi. L’ultima breve rampa ormai alle porte del traguardo di Apt ha selezionato ancora gli inseguitori ma non ha messo in pericolo la vittoria di Benoot, che ha conquistato questa sesta tappa della Parigi-Nizza.

Chi ha rischiato grosso nel finale è stato invece Maximilian Schachmann, finito contro le transenne in una delle ultime curve.

Il tedesco della Bora si è rialzato prontamente ed ha concluso la tappa salvando la sua maglia gialla, Dietro a Benoot sono arrivati Matthews, Higuita, Jungels, Alaphilippe e Nibali, con Pinot e Quintana leggermente sfilati e Schachmann più indietro di una ventina di secondi. La giuria ha però poi deciso di classificare tutti questi corridori con 22’’ di ritardo dal vincitore per via della caduta della maglia gialla, avvenuta negli ultimi tre chilometri di corsa.

La classifica della Parigi-Nizza vede ora Schachmann con 36’’ su Benoot, 1’01’’ su Higuita e Grossschartner, mentre Nibali è salito al sesto posto a 1’18’’.