Il tennis fermo come tutti gli sport del mondo, l'emergenza sanitaria globale purtroppo in questo periodo impedisce il ritorno all'attività agonistica sotto ogni punto di vista. Sul momento molto delicato si è espresso anche Thierry Ascione, ex tennista francese ed ex allenatore di Jo-Wilfred Tsonga che, in un'intervista rilasciata all'Express, si è dichiarato molto dubbioso sulla ripresa della stagione, temendo che per quest'anno non ci sia più nulla da fare. Tra le domande che gli sono state rivolte, non poteva mancare quella relativa al recente annullamento giù ufficiale da diversi giorni del torneo di Wimbledon.

Se sul Roland Garros gli organizzatori sono fiduciosi di poterlo disputare tra la fine di settembre e gli inizi di ottobre dopo la decisione del rinvio molto discussa, lo Slam londinese ha già dato appuntamento al 2021. Su chi sia, tra i Fab3, il più danneggiato da questo stop forzato, Ascione ha sottolineato che tutti i tennisti risentono certamente di questa interruzione e non solo i primi del ranking.

'Nella gara per il GOAT c'è un freno per tutti'

Fari puntati ovviamente sui più grandi giocatori della storia recente: Roger Federer, Rafa Nadal e Novak Djokovic. Allo stato attuale lo svizzero detiene ancora il record di Slam vinti a quota 20, Nadal per il momento ha dovuto rinviare l'assalto annunciato al Roland Garros (in caso di vittoria lo avrebbe eguagliato) ed anche Nole che ha sollevato il suo 17esimo titolo Slam in Australia lo scorso gennaio, ha dovuto fermare la sua corsa.

"Credo che Djokovic fosse pronto per vincere due Grandi Slam in questa stagione mentre Nadal avrà pensato di poter ancora una volta sollevare il trofeo al Roland Garros. Nella gara per essere il GOAT, il più grande della storia, c'è naturalmente un freno per tutti visto che non si giocano tornei, ma Novak era il più in forma e questo stop ha interrotto la sua corsa".

'Ci sono conseguenze per tutti'

La sosta obbligata, però, non è un danno soltanto per i tennisti che hanno scritto la storia recente di questo sport e Thierry Ascione lo evidenzia, perché molto spesso ci si dimentica che non esistono solo Djokovic, Nadal e Federer. "Interrompere il tour è tremendo per tutti i tennisti - sottolinea - anche se naturalmente in questo momento ci sono sicuramente cose più importanti del tennis.

Ma il momento è delicato per tutti e temo che fino a dicembre non si giocherà". Ascione cita i primi due del ranking, Djokovic e Nadal che stavano per riproporre il duello per la vetta Atp che aveva visto lo spagnolo sorpassare Nole alla fine dell'anno scorso e subire il controsorpasso lo scorso gennaio. "Per loro è importante che si giochi soprattutto ai US Open e al Roland Garros, ma io penso anche a quelli che hanno bisogno di giocare con continuità per mangiare qualcosa".