Nick Kyrgios su un campo da Tennis lo conosciamo: genio e sregolatezza. Il discusso 'aussie' però ha il pregio/difetto di dire sempre le cose come stanno dal suo punto di vista, giusto o sbagliato che sia. Oggi non si parla di tennis, nemmeno nella sua Australia che non ha fatto nemmeno in tempo a venir fuori dal dramma degli incendi, prima che l'emergenza sanitaria raggiungesse anche il continente oceanico. La situazione in un territorio esteso come quello australiano non è devastante come in altre parti del mondo, stando almeno ai dati ufficiali del ministero della Salute che, aggiornati a oggi 6 aprile, indicano 6 mila positivi su oltre 300 mila test effettuati, mentre i decessi sono stati 39.

Ad ogni modo le grandi città australiane e anche i piccoli centri sono stati sottoposti al lockdown, le stesse restrizioni che ci sono in Italia e in altre parti del mondo. Inutile dire che un po' ovunque gli effetti economici dell'isolamento domiciliare rischiano di essere disastrosi, soprattutto per quelle persone che vivevano già una situazione precaria ed è proprio a costoro che Kyrgios ha rivolto un messaggio via social.

'Per favore, non andare a letto a stomaco vuoto'

Parole semplici e dirette quelle di Nick, è il suo stile e non cambia, ma in questi casi per fare arrivare un messaggio a destinazione occorre che sia schietto e minimale.

"Se qualcuno non lavora o non ha entrate economiche e non ha da mangiare o sta vivendo un momento difficile… per favore, non andare a dormire a stomaco vuoto.

Non aver paura o imbarazzo di inviarmi un messaggio privato. Mi renderebbe molto felice condividere quello che ho. Non importa se è una scatola di noodles, del pane o del latte. Lo lascio alla tua porta di casa, senza fare domande”.

Le restrizioni in Australia sono in vigore dallo scorso 23 marzo e, come già accaduto in Italia, hanno portato alla chiusura di molte attività considerate 'non essenziali'.

Il Paese, come ogni altro al mondo, rischia di finire in ginocchio a causa del lockdown e, tra l'altro, era appena uscito dalla durissima emergenza incendi. Anche in quella circostanza, nei giorni in cui tra l'altro erano in fase di svolgimento gli Australian Open, Kyrgios si era impegnato in prima persona con una serie di iniziative rivolte a chi aveva subito direttamente le conseguenze del disastro.

A rischio cancellazione anche i US Open

Nel frattempo, dopo la cancellazione di Wimbledon, lo stesso destino potrebbe toccare a un altro Slam. I US Open sarebbero in programma a partire dal prossimo 24 agosto, ma al momento la prospettiva di riprendere a giocare anche in una data che oggi sembra lontanissima non è così scontata. Le strutture sportive che ospitano il torneo sono state riconvertite in sanitarie per fronteggiare l'emergenza che negli Stati Uniti ha assunto proporzioni spaventose. Lo scorso venerdì la USTA (la Federtennis USA) ha diffuso un comunicato stampa: "Crediamo che nell'interesse della società sia necessario prendere una pausa collettiva dal praticare lo sport che amiamo - si legge - e chiediamo di pazientare per il ritorno in campo".

Nella nota federale vengono esposte le preoccupazioni sanitarie in merito a un virus che potrebbe essere trasmesso anche attraverso la superficie di gioco, oltre che lo scambio delle palline e, ovviamente, i contatti umani.