Tra l'infortunio al ginocchio dello scorso Giro d'Italia, gli altri problemi fisici che gli hanno impedito di tornare a correre in questo avvio di 2020 e lo stop dovuto all'emergenza sanitaria, Tom Dumoulin supererà un anno intero senza nessuna gara all'attivo. Il campione olandese, passato nell'inverno dalla Sunweb alla Jumbo Visma, non partecipa a nessuna corsa dal Giro del Delfinato dello scorso giugno e spera che il Tour de France possa rappresentare un punto di ripartenza ora che ha ripreso ad allenarsi a pieno ritmo.

Dumoulin ha anche ricostruito il suo calendario ideale per il momento in cui il Ciclismo potrà rimettersi in marcia, affermando che alcune novità per fronteggiare questa situazione del tutto eccezionale dovrebbero essere confermate anche in futuro.

Tom Dumoulin: 'Avevo grandi aspettative'

Ai microfoni di Sporza, emittente belga sempre molto attenta al mondo del ciclismo, Tom Dumoulin ha raccontato di aver ormai superato tutti i problemi fisici che lo tengono lontano dalle corse da giugno dello scorso anno. Il vincitore del Giro d'Italia 2017 si infortunò ad un ginocchio cadendo nella tappa di Frascati della passata edizione della corsa rosa, e dopo aver subito un'operazione non è riuscito a rientrare se non per una fugace apparizione al Giro del Delfinato.

Quest'anno, dopo il passaggio alla Jumbo Visma, ha dovuto dare forfait a quelle che sarebbero state le sue prime corse stagionali per problemi di stomaco. "Vengo da una brutta stagione ed avevo grandi speranze per questo 2020.

Ora sto andando a tutto gas dopo l'infortunio al ginocchio, ma quest'anno per ora non ha portato fortuna", ha raccontato il campione olandese.

In questo periodo in cui non ci sono gare e molti corridori sono confinati in casa, Dumoulin può invece pedalare liberamente vivendo in Belgio, uno dei paesi in cui è ancora consentito l'uso della bicicletta.

"Il ciclismo è divertente anche senza un obiettivo. È bello fare un giro in bici sulle Ardenne", ha dichiarato l'ex iridato a cronometro.

'A metà febbraio a volte troviamo ancora la neve'

Tom Dumoulin ha anche parlato di come dovrebbe essere ridisegnato il calendario del ciclismo per la ripartenza dopo la fine dell'emergenza sanitaria.

Il corridore olandese spera ancora nella conferma del Tour de France, ma ha le idee molto chiare anche sul resto del programma. "Meglio avere ancora l'incertezza sul Tour de France che avere la certezza che non si farà. Credo che non si potrà spostare a settembre, ma forse si potrebbe fare poco prima della Vuelta Espana. Bisognerebbe allungare la stagione fino a metà novembre, riprogrammare le corse di primavera in autunno, ad ottobre e inizio novembre. Si dovrebbero lasciare i Mondiali al loro posto dopo Tour e Vuelta. Il Giro d'Italia? In contemporanea ad un altro grande giro", ha affermato l'atleta 29enne.

Il fuoriclasse olandese si è detto convinto che l'allungamento della stagione da metà ottobre fino a metà novembre sarebbe una novità da confermare anche per il futuro.

"Penso che la stagione dovrebbe sempre andare avanti per un mese. A metà novembre il clima qui in Belgio e nei Paesi Bassi spesso è fantastico, mentre a metà febbraio a volte troviamo ancora la neve. Se estendiamo questa stagione a novembre possiamo iniziare un mese dopo nel 2021 e continuare così, mi sembra fantastico", ha sottolineato Dumoulin.