Tra i tanti ciclisti di ogni livello e parte del mondo che stanno vivendo con grande insofferenza questo periodo di isolamento e astinenza dalla bicicletta, ce n’è uno molto famoso che invece si trova piuttosto a suo agio. Mark Cavendish ha raccontato come sta passando queste settimane, chiuso nella sua casa sull'isola di Man, ricordando come gli allenamenti indoor facciano ormai parte della sua vita dopo la lunga assenza dal Ciclismo agonistico dovuta al virus di Epstein – Barr con cui ha combattuto negli anni scorsi. L’ex iridato ha parlato dei suoi momenti più bui e di come sia riuscito a superare una dura depressione.

Mark Cavendish: ‘Molte persone sono in una situazione peggiore’

Mark Cavendish ha parlato di come sta vivendo questo periodo di isolamento in una curiosa sessione di domande e risposte incrociate tenuta su Instagram con il vecchio amico Bradley Wiggins. Il velocista della Bahrain McLaren ha raccontato di essere chiuso nella sua casa sull'isola di Man e di allenarsi sui rulli per una ventina di ore alla settimana, oltre a svolgere la preparazione in palestra. Cavendish ha espresso i suoi dubbi sulle possibilità che la stagione del ciclismo possa riprendere in questo 2020. “Non credo che correremo il Tour de France quest’anno, ma se si può fare qualche corsa queste devono essere i Mondiali e il Tour” ha risposto l’ex Campione del Mondo.

Nonostante questa difficile situazione e le incertezze per il suo contratto con la Bahrain McLaren che scadrà al termine di questa stagione forse già conclusa, Cavendish si è rifiutato di lamentarsi. “Ci sono persone in una situazione peggiore, nel ciclismo viviamo come in una bolla” ha dichiarato il britannico, spiegando di essere molto abituato a vivere ed allenarsi in casa dopo la lunga battaglia personale con il virus di Epstein – Barr che lo ha condizionato negli ultimi anni.

“Sono rimasto bloccato in casa allenandomi per due anni sui rulli quando avevo il virus di Esptein – Barr, quindi sono in una buona posizione. Mi sono allenato in casa per due anni, sentendomi una m…, quindi sto bene adesso” ha ricordato Cavendish.

‘Ho combattuto contro la depressione’

Il campione britannico ha parlato del suo periodo più buio, la battaglia contro il virus, anche in un’intervista rilasciata al Times di ieri.

“Non è stata solo la mia salute fisica a subire un duro colpo negli ultimi due anni. In questo periodo ho combattuto duramente con la depressione, mi è stata diagnosticata nell’agosto 2018. Non ho preso nessun farmaco, ma mi sono fatto aiutare da un esperto. Ero al buio. Ora sono dall’altra parte. Penso di esserne uscito ed è bello uscirne, cercare gli aspetti positivi” ha raccontato Cavendish.

Il campione britannico ha ritrovato grande fiducia sia grazie alla famiglia che al nuovo ambiente della Bahrain McLaren, dove è tornato a collaborare con Rod Ellingworth, il nuovo Team manager della squadra con cui aveva già lavorato ai tempi della Sky. “Rod ha un’incredibile capacità di guidare le persone” ha dichiarato Cavendish, che da grande appassionato di motori si è detto anche entusiasmato dall'occasione di correre con il marchio McLaren.