'L'importante non è come colpisci. L'importante è come sai resistere ai colpi, come incassi e se finisci al tappeto hai la forza di rialzarti'. Una celebre frase cinematografica, tra le più significative tratte dalla saga di Rocky Balboa che è un po' il leitmotiv di tutti i film che hanno come protagonista il coraggioso pugile italo-americano interpretato da Sylvester Stallone. Un adagio che si può riferire alla carriera di qualunque pugile: pochissimi non hanno mai perso, in tanti lo hanno fatto e sono anche andati ko, ma hanno avuto la forza di rialzarsi e di riprendersi ciò che gli era stato tolto.

Tra i pesi massimi ci sono quelli che hanno perso il titolo ed hanno avuto la forza e la bravura di riprenderselo subito, è accaduto anche a Lennox Lewis, l'ultimo campione indiscusso della categoria regina. Era il 22 aprile del 2001 quando sul ring di Brakpan, in Sud Africa, 'The Lion' andò incontro ad una rovinosa sconfitta contro Hasim Rahman che gli costò le cinture mondiali WBC, IBF e IBO. Dal quel tremendo ko, il pugile britannico fu capace di rialzarsi, vincendo il rematch che venne disputato a Las Vegas sette mesi più tardi. Lewis lo scorso 22 aprile, nel giorno del 19esimo anniversario del combattimento che venne definito 'Thunder in Africa', ha voluto ricordare quella sconfitta evidenziando come gli servì da lezione per rialzarsi e proseguire la carriera che avrebbe ancora regalato incredibili emozioni a tutti gli appassionati di Boxe del mondo.

Una sconfitta inattesa

Lennox Lewis ha postato su Facebook il video di quel terrificante ko che gli venne inflitto da Rahman nel 2001. Lo sfidante era nettamente sfavorito dai bookmakers, mentre il britannico aveva già avuto la soddisfazione di diventare campione indiscusso dei pesi massimi battendo ai punti Evander Holyfield nel 1999.

L'epilogo del match sorprese tutti, anche perché Lewis dopo i primi quattro round era saldamente in vantaggio sui cartellini di tutti i giudici. Nella quinta ripresa il campione tentò di stringere i tempi per chiudere il combattimento, ma quando mancavano 46" alla campana venne sorpreso da un violentissimo destro di Rahman che aveva usato sapientemente il jab per farlo uscire allo scoperto.

Lewis cadde al tappeto e non riuscì a rialzarsi, il pugile statunitense originario di Baltimora divenne il nuovo campione del mondo.

'Ciò che impariamo dalle nostre sconfitte può cambiare tutto'

"Nel 2001 ho perso i miei titoli finendo ko al quinto round con Hasim Rahman - scrive Lewis su Facebook - ma mi sono reso conto in quel momento che non è mai un fallimento se impari da una sconfitta. Sapevo quali erano stati i miei errori prima di lasciare il ring quella notte, ma in questo sport basta vederti cadere giù una volta. Quel combattimento e l'atteggiamento di Rahman risvegliarono in me un fuoco che si stava attenuando da anni. Ho usato tutto - aggiunge - per trasformare quella piccola fiamma in un fuoco dirompente dentro di me quando ci siamo incontrati per il rematch.

Non era rabbia la mia, ma il desiderio di correggere i miei errori e riprendermi le cinture. Chiunque può perdere in un determinato giorno - conclude Lennox - ma è ciò che impariamo dalle nostre sconfitte che può cambiare tutto".

Il rematch chiuso in quattro round

E Lennox Lewis imparò tanto da quella sconfitta e quel 'fuoco' gli servì davvero per riprendersi i titoli, distruggendo il suo avversario in quattro round nel rematch disputato a Las Vegas il 17 novembre dello stesso anno. La carriera del 'leone' è quasi agli sgoccioli, ma ci saranno altri due combattimenti a definire il suo mito: le vittorie prima del limite contro Mike Tyson e Vitali Klitschko nel 2002 e nel 2003. Il britannico si ritirerà poi da campione del mondo con un personale di 41 vittorie (32 per ko) e 2 sconfitte, oltre Rahman l'altro pugile capace di metterlo knock out era stato Oliver McCall nel 1994. Anche in questo caso si sarebbe preso la rivincita quasi tre anni dopo.