La possibile rottura tra Chris Froome e il Team Ineos, il tema più caldo nel mondo del ciclismo, si arricchisce di una nuova puntata. A confermare il clima gelido tra il campione britannico e la sua storica formazione è una dichiarazione raccolta da L'Equipe.

Un membro della famiglia del quattro volte vincitore del Tour de France ha raccontato che le recenti dichiarazioni bellicose di Egan Bernal e l'atteggiamento assunto dalla squadra hanno lasciato il segno. Froome sembra intenzionato a cambiare team al più presto per presentarsi al via del Tour de France senza problemi di leadership.

Sulle sue tracce ci sarebbero già diverse formazioni.

La delusione di Froome

La frattura tra Chris Froome e il Team Ineos si è aperta in seguito alle dichiarazioni rilasciate nei giorni scorsi da Egan Bernal. Il giovane colombiano ha chiarito di non essere disposto a sacrificarsi per Froome e Thomas al prossimo Tour de France, una presa di posizione nuova per Bernal, di solito molto umile e misurato nei suoi comportamenti.

Grazie alle rivelazioni di un componente della famiglia di Froome, rimasto anonimo, L'Equipe ha ricostruito meglio quanto sarebbe accaduto dopo le parole di Bernal. Il quattro volte vincitore del Tour de France, sempre più determinato a centrare la cinquina di maglie gialle da record e voglioso di essere il numero uno del team, avrebbe chiesto un chiarimento.

"Chris è chiaramente arrabbiato con il management della squadra perché nessuno ha reagito alle parole di Bernal. Ha chiesto di risolvere rapidamente la questione ma non ha ancora ricevuto una risposta", ha riferito il familiare del ciclista britannico.

La Ineos non molla

Froome, che ha il contratto in scadenza a fine 2020, avrebbe anche ricevuto dalla Ineos una proposta di rinnovo con un ingaggio inferiore rispetto a quello attuale, e il corridore avrebbe sentito un minor supporto nei suoi confronti all'interno del team dopo l'improvvisa scomparsa del direttore sportivo Nicolas Portal, a lui molto vicino.

Tutti questi motivi avrebbero portato il fuoriclasse britannico a considerare l'ipotesi di un trasferimento in un'altra squadra non solo dalla prossima stagione, ma addirittura nel mese di agosto, prima del Tour de France.

L'Equipe ha citato la Movistar tra le compagini interessate al ciclista 35enne - come già emerso nei giorni scorsi - ma anche destinazioni più sorprendenti come la Israel Start-Up Nation, la Bahrain-McLaren e la NTT.

Per mandare in porto un cambio di casacca a stagione in corso, le regole impongono il benestare dell'attuale squadra del corridore, la Ineos. Interpellata dalla Gazzetta dello Sport, la formazione diretta da Dave Brailsford ha respinto ogni possibilità di liberare il suo campione per il mese di agosto: "Rimarrà con noi nel 2020", ha replicato seccamente il team.