Non ci sono ancora certezze definitive sullo svolgimento effettivo dell'attuale stagione tennistica, ma arriverebbe uno stop agli Internazionali d'Italia di tennis aperti al pubblico. Il Comitato Tecnico Scientifico avrebbe bocciato le linee guida presentate dalla Federazione Italiana Tennis per un torneo a porte aperte. L'evento, al momento, sarebbe programmato per la settimana dal 20 al 27 settembre.
Roma, Internazionali d'Italia probabilmente chiusi al pubblico
Gli Internazionali d'Italia, pertanto, con ogni probabilità si svolgeranno a porte chiuse.
Il Comitato tecnico Scientifico avrebbe bocciato le proposte della Federazione Italiana Tennis che presentava un programma per un torneo a porte aperte pur senza arrivare al limite massimo della capienza degli altri anni. Alla base della decisione del Cts sembrerebbe esserci il fatto che le misure potrebbero non essere adeguate a prevenire il rischio una nuova crescita dei contagi da Covid-19. Il Cts nello specifico avrebbe bocciato la proposta di fare entrare 17.000 persone ogni giorno ad assistere agli incontri di tennis.
Alla base della decisione sembrerebbe esserci l'impossibilità di garantire il distanziamento sociale
Alla base della decisione del Comitato Tecnico Scientifico ci sarebbe l'impossibilità di garantire il distanziamento sociale in un evento sportivo di questo tipo.
Per lo studio del Cts i seggiolini del campo centrale avrebbero una larghezza di 43 centimetri. Una misura che non sarebbe in grado di di garantire la sicurezza che non verrebbe garantita nemmeno nei campi secondari, anche se in questo caso i seggiolini avrebbero spazi leggermente più ampi rispetto al campo centrale.
Avrebbe inciso nella decisione anche il periodo in cui la manifestazione dovrebbe tenersi, arco temporale in cui ci sarà la riapertura delle scuole praticamente in concomitanza con l'avvio del torneo. Ora si attende una risposta della Federazione Italiana Tennis che dovrà studiare le modalità di rimborso dei biglietti che sono già stati venduti.
È possibile che la decisione sia stata anche influenzata da quanto è successo un mese fa all'Adria Tour, torneo che si è svolto in Serbia e Croazia aperto al pubblico.
Lì non sono state rispettate le regole del distanziamento sociale e si è sviluppato un focolaio tra i tennisti con anche la positività del numero 1 del mondo Novak Djokovic e della moglie. Risultarono positivi anche altri giocatori come Troicki, Dimitrov e Coric oltre a diversi allenatori presenti all'evento. Il tennista serbo è stato molto criticato in quanto tra gli organizzatori principali dell'evento.