Alla vigilia del via del Tour de France è ormai completata la lista dei corridori che domani, sabato 29 agosto, prenderanno il via da Nizza. Le ultime novità nella starting list riguardano la conferma della presenza di Primoz Roglic, caduto al Delfinato e rimasto un po’ incerto fino a un paio di giorni dal via, ed alcuni cambiamenti dovuti agli infortuni di Zdenek Stybar e Maxime Bouet, sostituiti rispettivamente da Remi Cavagna e Kevin Ledanois. Alla corsa più importante del calendario del Ciclismo professionistico parteciperanno 22 squadre di 8 corridori ciascuna per un totale di 176 ciclisti.

Le nazioni rappresentato saranno ben 30, dai francesi, i più numerosi con 39 partenti, fino alla novità assoluta di un corridore proveniente da Israele, Guy Niv.

Tour de France: la Jumbo sfida la Ineos

Il tema principale di questo Tour de France si preannuncia la sfida tra i dominatori dell’ultimo decennio, la Ineos, e la squadra che vuole mettere fine all’era del britannico, la Jumbo Visma. Rispetto ai piani preparati già dallo scorso inverno, che promettevano tre capitani per parte, la sfida sarà però molto diversa. La Ineos ha affidato un ruolo di leader unico a Egan Bernal, togliendo di mezzo Thomas e Froome, apparsi ancora in ritardo di condizione nelle ultime gare e scegliendo uno schieramento con delle gerarchie molto più chiare.

Il campione in carica Bernal sarà affiancato da un gruppo di straordinaria qualità in cui i ruoli ben definiti potrebbero rappresentare un valore aggiunto rispetto al progetto originario con Thomas e Froome. Il colombiano potrà contare sulle novità Carapaz e Sivakov in montagna, entrambi esordienti al Tour e su altri corridori più esperti e adatti ad ogni terreno come Kwiatkowski e Amador.

Per contro la Jumbo Visma ha dovuto rinunciare per un infortunio al numero tre del suo tridente, Steven Kruijswijk. Il leader sarà Primoz Roglic, dominatore assoluto del Delfinato prima di incappare in una caduta che lo ha costretto al ritiro. La presenza di Roglic al Tour de France è rimasta in dubbio fino ad un paio di giorni fa, quando la Jumbo Visma ne ha confermato la partecipazione.

Lo squadrone olandese conterà anche su un numero due d’eccezione, Tom Dumoulin, apparso in grande crescita nelle ultime apparizioni. Gli scontri diretti nelle corse del mese di agosto hanno premiato la Jumbo Visma, ma il cambio di progetto con l'ingresso di Carapaz potrebbe dare nuova linfa alla Ineos. Lo snodo cruciale per la corsa alla maglia gialla parigina è la sfida tra queste due squadre, tra Bernal e Roglic con Dumoulin in posizione un po’ più defilata, ma con tanti altri protagonisti pronti ad inserirsi.

Pinot, i colombiani e gli outsider

Oltre ai leader dei due blocchi principali ci sono diversi altri pretendenti alla vittoria o almeno al podio finale e anche alcune mine vaganti molto pericolose.

Si parte da Thibaut Pinot (Groupama), a caccia di riscatto dopo essere stato fermato un anno fa da un infortunio mentre lottava per la vittoria, a Mikel Landa (Bahrain McLaren), per la prima volta leader unico di una squadra, ed Emanuel Buchmann (Bora hansgrohe), corridore poco appariscente ma capace di finire al quarto posto un anno fa. Ci sono poi tanti colombiani che vogliono subentrare al connazionale Bernal, da Nairo Quintana (Arkea) a Miguel Angel Lopez (Astana), fino a Rigoberto Uran, Sergio Higuita e Daniel Felipe Martinez (EF).

C’è grande curiosità per capire che tipo di Tour de France vorrà interpretare Julian Alaphilippe (Deceuninck Quickstep), che un anno fa fece sognare i francesi ma ora sembra più orientato a non puntare a fondo sulla classifica generale.

Stesso discorso anche per Adam Yates e Romain Bardet, vogliosi di dare spettacolo in qualche tappa senza assilli di piazzamento in classifica.

Tra i corridori che possono puntare ad un buon piazzamento possiamo inserire Mollema e Porte (Trek Segafredo), Guillaume Martin (Cofidis), Mas (Movistar), mentre una mina vagante che può centrare qualsiasi risultato è Tadej Pogacar (UAE). Il campioncino sloveno, uno dei fenomeni della nuova generazione, è al debutto al Tour, ma nella sua prima apparizione in un grande giro, la Vuelta dello scorso anno, riuscì a salire sul terzo gradino del podio. In casa UAE sembrano invece molto più scarse le possibilità di Aru, piuttosto anonimo nel suo avvicinamento al Tour de France.

Volate e vittorie di tappa

Complice un percorso con tante tappe di alta e media montagna, non tutti i velocisti più forti hanno accettato la sfida di questo Tour. Gli sprint saranno comunque sempre di altissimo livello ed elettrizzanti. Caleb Ewan (Lotto Soudal) e Sam Bennett (Deceuninck Quickstep) appaiono come i due principali protagonisti. Naturalmente ci sarà Peter Sagan (Bora hansgrohe), ma anche Elia Viviani (Cofidis), Bryan Coquard (B&B Hotel), Leonardo Bonifazio (Total Direct Energie) e il vecchio Andrè Greipel (Israel).

Ci saranno poi tanti sprinter pronti ad approfittare di traguardi anche più difficili come Giacomo Nizzolo (NTT), Alexander Kristoff (UAE), Sonny Colbrelli (Bahrain McLaren) e Matteo Trentin (CCC).

E naturalmente si aspetta qualche colpo di classe dai protagonisti delle grandi gare di un giorno, a partire da Van Avermaet, Gilbert e l’iridato Pedersen, mentre Van Aert sembra destinato a un lavoro di esclusivo gregariato.