Quella che ieri ha riaperto la stagione professionistica dopo quattro mesi e mezzo di stop è stata una Strade Bianche che ha regalato emozioni forti e ha fatto vibrare gli appassionati di ciclismo.

Il gran caldo e le difficoltà di riprendere l’attività dopo tanto tempo senza corse hanno moltiplicato le difficoltà di una corsa che è già tra le più particolari e selettive dell’intero World Tour. Alla fine, tra cadute, problemi tecnici, difficoltà fisiche e corridori stremati, solo 42 ciclisti sono riusciti a tagliare il traguardo, ultimo dei quali Edvald Boasson Hagen con oltre venti minuti di distacco.

Nella lunga lista di ritirati e attardati sono entrati anche alcuni dei nomi più attesi, come Vincenzo Nibali, fermato da una caduta, Mathieu Van der Poel e Julian Alaphilippe, arrivati con oltre dieci minuti di distacco dopo essere usciti presto dai giochi per il successo finale.

Vincenzo Nibali, necessari degli accertamenti

La Strade Bianche di Vincenzo Nibali non è stata molto fortunata. Il campione della Trek Segafredo è caduto poco prima che la corsa si infiammasse, prima di entrare nel tratto di sterrato decisivo, quello di Monte Sante Marie. Nibali ha picchiato violentemente la mano sinistra e si è dovuto ritirare. Il due volte vincitore del Giro si è riposato serenamente stanotte ed ha regolarmente svolto l’allenamento defaticante previsto per questa mattina insieme agli altri corridori della Trek che hanno partecipato alla classica senese.

Avvertendo ancora dolore alla mano, Nibali ha però deciso, in accordo con lo staff medico della squadra, di sottoporsi ad ulteriori accertamenti che saranno svolti al J Medical di Torino. Dopo questi esami sarà presa una decisione sulla presenza del corridore al Gran Trittico Lombardo di domani. “Non è stato il ritorno che speravo, ma guardiamo avanti e vediamo come mi sento”, ha dichiarato laconicamente un deluso Nibali al termine della Strade Bianche.

Van Avermaet: ‘Uno dei giorni più difficili della carriera’

Non sono state però solo le cadute a rendere così difficile la giornata della Strade Bianche. Ad ascoltare le voci dei corridori al traguardo si è confermata la sensazione di una giornata davvero impegnativa, per il caldo, il percorso e la lunga pausa agonistica, e che ha chiesto a tutti di raschiare ogni goccia di energia, non solo per raggiungere un buon risultato ma anche semplicemente per arrivare al traguardo.

“Questo è stato davvero uno dei giorni più difficili della mia carriera” ha confermato il campione olimpico Greg Van Avermaet, che dopo essere rimasto nel gruppo dei migliori selezionato dal tratto di Monte Sante Marie, è crollato nella fase finale della corsa. “Ero nel gruppo dei sei, ma ho cercato essenzialmente di seguirli più a lungo possibile perchè sentivo di non poter vincere”, ha aggiunto il corridore della CCC.

A segnare la Strade Bianche di un altro dei grandi favoriti della vigilia, Mathieu Van der Poel, è stata invece una foratura in un punto nevralgico della corsa, poco prima di entrare nel tratto di Monte Sante Marie. Il campione olandese ha perso molto tempo ed è stato costretto ad un inseguimento difficile ed infruttuoso che gli ha fatto spendere ogni energia.

“E’ stata una giornata molto calda e tutto ne hanno risentito. Il mio grande problema è stata la foratura. È successo prima del settore di Monte Sante Marie, il più importante, e sono dovuto andare a tutta per cercare di recuperare. Sono deluso, quando ho forato mi sentivo ancora bene”, ha raccontato Mathieu Van der Poel, che ha poi concluso al quindicesimo posto.