Il mondo dello sport prova a ritornare alla normalità. Il calcio, soprattutto quello a livello professionistico, sta per ripartire e si prova a ridare quella parvenza di normalità che altri sport hanno già sperimentato. Parliamo della Formula Uno e del Motomondiale. Negli ultimi gran premi in Italia, entrambi gli eventi sportivi hanno riaperto al pubblico. Al gran premio del Mugello è stata data la possibilità a 3.000 tifosi di assistere alla gara, così come a Misano, nel weekend di Motogp, gli spettatori erano ben 10.000. Tutto sembra esser andato per il verso giusto, senza problemi.
Le regole imposte dalle federazioni dei due motosport hanno garantito sicurezza e distanziamento tra le persone. Così anche il calcio prova a fare lo stesso. Il presidente della Regione Veneto, Zaia ha deciso la riapertura a un massimo di 1.000 persone negli stadi e 700 nei palasport, nei quali sia possibile la preassegnazione dei posti a sedere. L'ordinanza sarà valida da oggi fino a sabato 3 ottobre. Nel documento sono stati chiariti anche alcuni punti, come quello che prevede l'obbligo di occupare il proprio posto a sedere per tutta la durata dell'evento. Non è consentito, perciò, abbandonare la propria postazione per nessun motivo. Inoltre bisognerà garantire la distanza minima laterale e longitudinale di almeno un metro.
Hellas Verona-Roma, solo ingressi ad invito
Nonostante l'entrata in vigore da oggi, sabato 19 settembre, dell'ordinanza di Luca Zaia, la partita di campionato di questa sera, Hellas Verona-Roma, non sarà a porte aperte. Saranno consentiti soltanto ingressi ad invito. Tutto questo per via dei tempi stretti, rispetto all'ordinanza che è stata emanata questa mattina. Non è stato possibile, dunque, organizzare la vendita dei biglietti, né mettere a punto l'assistenza interna con gli steward sugli spalti.
Protesta della Curva Nord dell'Atalanta: 'No alla riapertura parziale degli stadi'
Di fronte a questa decisione della riapertura parziale degli stadi, c'è chi non è d'accordo e lancia cori di protesta.
Lo ha fatto la Curva Nord dell'Atalanta con uno striscione sulle recinzioni del cantiere fuori lo stadio. La rivendicazione è apparsa su Facebook con tanto di motivazione: ''Verrà determinato un ingresso parziale del pubblico per le partite? A gran voce diciamo no grazie: o tutti o nessuno'' si legge. I tifosi atalantini non ci stanno. Secondo loro verrebbe a mancare lo spirito di aggregazione e passione che unisce tutti i tifosi di calcio. "Non saremo parte di uno spettacolo desolante e di una gestione che tende a dividere invece di unire. All'Atalanta ci torneremo, ma tutti insieme'.'