Davide Cassani scrive un lungo post su Facebook in cui fa il punto a tutto tondo sul Ciclismo italiano. Molti ritengono che il ciclismo italiano non stia vivendo una delle sue stagioni migliori.

"Il ciclismo italiano è in crisi?", si chiede come prima cosa Cassani. La risposta che poi si dà è "ci vuole tanta pazienza": il lavoro di questi anni darà dei risultati e secondo il ct, l'Italia tornerà ad avere un corridore da corse a tappe.

Il ct Davide Cassani: 'Per vedere lo stato di salute di uno sport va guardato il movimento in generale'

Davide Cassani scrive che, guardando solo il ranking, domina la Slovenia di Pogacar e Roglic, ma sostiene che le valutare lo stato di salute di uno sport, occorra guardare al movimento in generale, in tutto il suo complesso.

Nei primi cento a livello individuale, spiega Cassani, ci sono 14 atleti belgi, 13 italiani e 13 francesi. Su pista Endurance l'Italia è al primo posto e nella mountain bike l'Italia è terza, dietro a Svizzera e Francia.

In più, spiega Cassani, tra le donne nella specialità strada, l'Italia ha 13 atlete nelle prime 100 come l'Olanda ed è seconda per Nazioni. Il Ct snocciola anche i numeri positivi di categorie under 23 e Juniores.

Il commissario tecnico Davide Cassani: 'Non avere un dopo Nibali per le corse a tappe non è un problema nato oggi'

Cassani entra poi nel merito delle critiche più frequenti che vengono mosse al movimento ciclismo. Tra queste il fatto che non ci sia un successore di Nibali per le corse a tappe.

"Questo - argomenta Cassani - non è un problema nato oggi, è la conseguenza di qualcosa che è mancato in passato".

Cassani parla della scomparsa di Giro d'Italia Giovani e di altre corse a tappe. Un calendario che non ha consentito di tenere il livello alto. "Gli altri facevano esperienze basilari mentre i nostri erano chiusi a correre solo nel nostro paese".

Per Cassani non c'è al momento un successore di Nibali perché i ragazzi non hanno avuto un corretto passaggio al mondo del professionismo. Per il ct vanno fatte le elementari e poi le medie, poi le superiori e l'università, in quanto non tutti sono Evenepoel.

Cassani si dice quindi fiducioso sul futuro, ritenendo che il lavoro portato avanti in questi anni non lo si possa vedere adesso ma tra qualche stagione.

Per Cassani nello sport serve pazienza, il lavoro che è stato portato avanti in questi anni darà i suoi frutti. Per il ct "abbiamo l'uomo più forte del mondo a cronometro, ragazzini e ragazzine che stanno crescendo molto bene e torneremo ad avere anche dei corridori che potranno ben figurare nelle corse a tappe".