Tante salite e tanta pioggia nella dodicesima tappa del Giro d’Italia. Sul percorso della Granfondo Nove Colli, con partenza ed arrivo a Cesenatico, la corsa ha trovato l’ennesima giornata di maltempo che ha favorito una nettissima selezione pur senza modificare i piani alti della classifica generale. La vittoria di tappa si è decisa grazie ad una fuga da lontano che ha premiato Jhonatan Narvaez, corridore ecuadoriano della Ineos, bravo e un po’ fortunato ad approfittare anche di una foratura di Mark Padun con cui si trovava in testa alla corsa.

La NTT di Pozzovivo ha imposto un ritmo molto alto al gruppo degli uomini di classifica nella seconda parte della tappa, provocando una forte selezione che ha isolato alcuni big, tra cui Nibali. Non ci sono stati però dei veri attacchi e alla fine i primi dieci della generale sono arrivati tutti insieme a Cesenatico al termine di una giornata che potrebbe comunque appesantire le gambe di qualche corridore in vista delle prossime tappe.

Giro, la fuga con 13 minuti di vantaggio

Per la dodicesima tappa il Giro d’Italia ha ripercorso il tracciato della Nove Colli, la più famosa delle granfondo nazionali, sulle strade care a Marco Pantani.

La corsa ha affrontato le nove salite della GF, quelle dove anche il Pirata si allenava, in un territorio dove ancora tutto parla di lui, come hanno dimostrato anche le tante scritte e le bandiere dei tifosi lungo le strade.

Ben presto si è formata al comando una fuga con quattordici uomini: Richeze, Clarke, Boaro, Benedetti, Rosskopf, Torres, Hansen, Campenaerts, Bidard, Pellaud, Van Empel, Carretero, Padun e Narvaez.

Il gruppo, tirato dalla Deceunininck Quickstep della maglia rosa Almeida, ha rallentato permettendo alla fuga di raggiungere un vantaggio di ben tredici minuti. A cambiare radicalmente la situazione è intervenuta la NTT di Pozzovivo.

Sulla salita del Barbotto, verso metà tappa, la squadra sudafricana ha dato una decisa accelerata, insistendo poi anche sulle successive ascese di Perticara e Madonna di Pugliano.

A rendere ancora più selettiva questa fase della tappa ci ha pensato il maltempo, con una pioggia copiosa e freddo intenso. Il gruppo si è ridotto ad una ventina di corridori appena e questa situazione ha fatto affiorare i rapporti di forza tra le squadre dei favoriti al successo finale del Giro. Nibali è rimasto ben presto senza compagni di squadra, mentre Almeida ha potuto contare sulla presenza di Honorè, Knox e Masnada.

Padun appiedato da una foratura

In testa alla corsa la fuga si è spezzata fino a lanciare al comando i soli Jhonatan Narvaez e Mark Padun.

I due hanno scollinato insieme l’ultimo dei nove colli, San Giovanni in Galilea, per poi buttarsi nella discesa e nell’ultima parte pianeggiante verso Cesenatico, con tutti gli altri fuggitivi ormai staccati e lontani. Padun ha però avuto la sfortuna di forare a poco più di venti chilometri dall’arrivo. L’ucraino ha tentato poi di riprendere Narvaez spingendo a fondo un lungo rapporto ma dopo essere stato ad un passo dal ricongiungimento ha pagato il grande sforzo perdendo terreno. Con un pizzico di fortuna si è così spalancata la porta al successo per Narvaez, arrivato tutto solo a Cesenatico per portare alla Ineos il terzo successo in questo Giro d’Italia ricostruito dopo il ritiro del leader Thomas.

Festeggia anche il piccolo Ecuador, che ha portato alla ribalta un altro giovane talento dopo aver applaudito anche Caicedo in questa corsa rosa.

In gruppo la NTT ha condotto le operazioni fino all’ultima salita, quando Pozzovivo ha piazzato uno scatto ormai in vista del Gpm. Con gli ultimi 30 km pianeggianti la situazione si è inevitabilmente compattata e la Deceuninck ha guidato fino all’arrivo di Cesenatico, dove Joao Almeida ha condotto in porto la sua maglia rosa al termine di una giornata dura ma in cui sia lui che la sua squadra hanno dato ottime risposte.

La classifica del Giro d’Italia vede ancora il portoghese con 34’’ su Kelderman e 43’’ su Bilbao. Domani la corsa affronterà una tappa più facile a Monselice per poi iniziare la parte decisiva con la crono di Valdobbiadene e l’arrivo in salita a Piancavallo previsti nel weekend.