Sul traguardo di Monselice Diego Ulissi ha firmato la sua personale doppietta di vittorie di tappa in questo Giro d’Italia allungando il conto a otto successi in carriera sulle strade della corsa rosa. La tappa si è decisa sulle due brevi ma impegnative salite sui Colli Euganei che hanno eliminato tutti i velocisti, Peter Sagan compreso. Ulissi ha poi battuto in uno sprint ristretto la maglia rosa Joao Almeida e Patrick Konrad, con tutti gli altri uomini di classifica a seguire. Almeida ha consolidato la sua posizione di capoclassifica con i sei secondi di abbuono ottenuti con il piazzamento odierno, e la sua Deceuninck Quickstep ha confermato anche oggi di essere fortissima.

Giro, fuga a sette

La tappa di Monselice, la tredicesima del Giro d’Italia, ha presentato un percorso molto particolare, con tanta pianura nella fase iniziale e centrale poi due brevi ma impegnative salite sui Colli Euganei, quelle di Roccolo e Calaone.

La corsa è iniziata con una fuga di sette corridori: Geoffroy Bouchard (AG2R), Simon Pellaud e Simone Ravanelli (Androni), Rodrigo Contreras (Astana), Alessandro Tonelli (Bardiani), Harm Vanhoucke (Lotto Soudal) e Lorenzo Rota (Vini Zabù).

La Bora hansgrohe di Peter Sagan ha preso il comando delle operazioni in gruppo, assestando il distacco dalla fuga sui due minuti.

Il campione slovacco e la sua squadra sono partiti con il chiaro intento di puntare al successo di tappa e a guadagnare punti decisivi per la maglia ciclamino contando sulle maggiori difficoltà degli altri corridori veloci nel superare le salite sui Colli Euganei. La strategia è sembrata andare a buon fine sulla prima delle due ascese, quella di Roccolo, dove la Bora ha scremato il gruppo con il ritmo di Matteo Fabbro. Sia Viviani che soprattutto Demare sono rimasti staccati di una trentina di secondi rispetto al gruppo principale con gli uomini di classifica e Sagan, che però è rimasto a corto di compagni di squadra.

Ottavo successo rosa per Ulissi

In testa la fuga si è spezzata sulla salita di Roccolo, lasciando da soli al comando Tonelli e Bouchard.

La parte di pianura tra le due salite ha permesso a Demare e Viviani di rientrare appena prima dell’ascesa finale a Calaone, che ha fatto più selezione del previsto. La fuga è stata annullata e sotto gli attacchi di Diego Ulissi e Tao Geoghegan Hart il gruppo si è ridotto ad appena una ventina di corridori. Sagan non ha potuto tenere testa agli uomini di alta classifica su una salita di un paio di chilometri al 10% ed ha scollinato con circa venti secondi di ritardo, con Demare ancora più indietro.

Il gruppo di testa è filato via velocemente nel finale in pianura verso Monselice, spinto con grande determinazione dalla Deceuninck Quickstep, ancora forte di ben tre corridori attorno alla maglia rosa Almeida.

Per gli inseguitori non c’è più stata possibilità di recuperare, nonostante un disperato tentativo di Sagan in compagnia di De Gendt e Swift. A giocarsi la vittoria di tappa sono stati quindi una ventina di corridori. Diego Ulissi si è lanciato in testa sul rettilineo finale. Almeida e Konrad hanno provato il sorpasso ma fermandosi a mezza ruota dal corridore della UAE che ha così festeggiato l’ottava vittoria al Giro in carriera.

In classifica Joao Almeida ha allungato leggermente grazie all’abbuono di sei secondi.

Il portoghese arriva all’attesissima cronometro di domani con un vantaggio di 40’’ su Kelderman e di 49’’ su Bilbao, con Pozzovivo a 1’03’’ e Nibali a 1’07’’.

"Sono un po’ deluso dal mio secondo posto, volevo davvero una vittoria di tappa" ha dichiarato Almeida dopo il traguardo "Ci sono andato vicino, ma non abbastanza. Domani ci aspetta una cronometro impegnativa, sicuramente darò il massimo”.