Anthony Joshua è tornato nella sua versione migliore, quella del pugile devastante che non si limita a imporre la sua grande tecnica così come aveva fatto nel rematch con Andy Ruiz, ma picchia duro e finisce per "demolire" l'avversario. Non c'è stata sfida alla Wembley Arena con Kubrat Pulev che si è aggiudicato solo un round su nove disputati: il bulgaro aveva rischiato di finire ko anche alla terza ripresa. AJ mantiene dunque, praticamente senza colpo ferire, le cinture mondiali versione Wba, Ibf, Ibo e Wbo.

AJ scatenato, Pulev al tappeto nella terza ripresa

Kubrat Pulev è il primo a fare il suo ingresso sul ring in accappatoio rosso con i colori della bandiera bulgara. A 39 anni è consapevole che sarà la sua ultima chance mondiale. Johsua entra poco dopo, accompagnato da 'Burning Heart', brano dei Survivor che faceva da colonna sonora a Rocky IV. In accappatoio bianco, il campione del mondo sale sul quadrato incitato dai circa mille spettatori che assistono al match alla Wembley Arena, ovviamente nel pieno rispetto delle norme anti-covid. Nel primo round, dopo una breve fase di studio, AJ punge con il jab sinistro che sarà una delle chiavi del match, Pulev risponde con un bel gancio sinistro molto pulito e decisamente a segno, ma la ripresa sembra a favore del campione.

Joshua aggressivo nel secondo round va a segno con un uppercut destro che porta a una successiva combinazione molto dura, anche se il bulgaro gli sorride come per dirgli di non aver sentito i colpi. Pure questa ripresa va decisamente assegnata al detentore dei titoli, Pulev sembra in difficoltà nonostante ostenti sicurezza e nel terzo round i nodi vengono al pettine.

Prima un tremendo gancio destro di Joshua fa traballare lo sfidante, il campione insiste stringendo Pulev alle corde, quest'ultimo gli volta le spalle e l'arbitro lo sottopone al conteggio. Il bulgaro da l'impressione di poter continuare, ma quando riprende il combattimento un montante destro di AJ lo manda al tappeto. Si rialza trovando la forza di terminare il round anche se adesso è in chiara crisi.

Joshua comprende che l'avversario è vicino al baratro e insiste nella quarta ripresa, entra ancora nella guardia di Pulev con il jab sinistro subito doppiato dal diretto destro. Il 39enne di Sofia sembra aver recuperato dal brutto knock down del round precedente, ma continua ad essere in balia di AJ senza trovare alcuna contromisura.

Inizia il quinto round, finora Joshua non ne ha perso nemmeno uno e anche nel prosieguo del combattimento continua a giostrare a suo piacimento con il jab ed esplode in continue combinazioni che, davvero, lo fanno sembrare praticamente solo sul quadrato. Pulev sembra spinto solo dall'orgoglio, viene raggiunto prima da un gancio e poi da un montante destro al volto ma resta in piedi e, anzi, cerca di reagire riuscendo finalmente a mettere a segno un gancio che, però, non gli serve ai fini della vittoria del round.

Il match si chiude al nono round

Il match giunge a metà del suo svolgimento e Pulev è consapevole che per tentare il colpaccio deve mettere ko l'avversario, considerato che si trova nettamente sotto ai punti. Joshua, però, continua a giocare come il gatto con il topo, il bulgaro non riesce proprio a evitare i suoi colpi e, nel contempo, le sue risposte poco lucide sono schivate abilmente dal campione del mondo che finora ha rischiato pochissimo. L'impressione è che AJ sia semplicemente superiore dal punto di vista tecnico e fisico e, a meno di una clamorosa distrazione, non può proprio perdere questo match.

Nel settimo round, in effetti, Pulev continua a essere malmenato come un qualunque sparring: subisce un numero incredibile di colpi ma rimane stoicamente in piedi anche quando Joshua lo raggiunge con ben tre montanti destri al volto.

Tuttavia dimostra davvero una volontà ferrea quando inizia in attacco l'ottava ripresa e va a segno con un bel destro, cercando di conquistare il centro del ring: la sua grinta gli permette di aggiudicarsi per la prima volta un round.

Il bulgaro va avanti con grande coraggio anche nel nono round, Joshua schiva di poco un pericoloso destro e reagisce al momento favorevole al suo avversario sfruttando la sua maggiore tecnica e velocità: va a segno con il jab e colpisce ripetutamente Pulev al volto con il montante, lo sfidante è certamente un grande incassatore ma non può nulla su un altro montante destro che lo colpisce al mento e al successivo gancio sinistro che lo mette knock down per la seconda volta.

Il bulgaro si rialza, ma subisce un violentissimo diretto destro che mette fine al combattimento, cade e non può più proseguire.

Anthony Joshua si conferma campione del mondo e ora nel suo futuro ci potrebbe essere il combattimento più atteso, quello per il titolo indiscusso contro Tyson Fury. Nelle dichiarazioni a caldo AJ sfida apertamente il suo connazionale: "Il mio prossimo avversario deve essere Tyson Fury? Io sono qui, lo aspetto".