Novak Djokovic ha conquistato la sua nona finale agli Australian Open. Il campione serbo, in meno di due ore di gioco, ha posto fine alle speranze della grande sorpresa del torneo, il qualificato russo Aslan Karatsev: 6-3 6-4 6-2 lo score finale. Il numero 1 del mondo nella giornata di domenica 21 febbraio affronterà uno tra Daniil Medvedev e Stefanos Tsitsipas e andrà alla caccia del nono titolo a Melbourne. Il match tra il russo ed il greco è previsto per la mattinata di domani. Solo tanti applausi comunque per Karatsev, che da lunedì prossimo sarà numero 42 del ranking Atp, grazie ad un salto di ben 72 posizioni.

Nella notte italiana sono emersi anche i nomi delle due tenniste che si sfideranno nella finale femminile. Saranno la giapponese Naomi Osaka e l'americana Jennifer Brady, bravissime a imporsi rispettivamente su Serena Williams e sulla ceca Karolina Muchova. La finale femminile è programmata per la giornata di sabato 20 febbraio.

Un Djokovic autoritario si prende il primo set

La partita è subito di alto livello. Djokovic nei suoi primi due turni di battuta mette a segno tre ace ma il russo dimostra di non essere al penultimo atto per caso e con un paio di punti altamente spettacolari impatta sul 2-2. Il numero 1 del mondo, dal 30-30, tiene un delicato quinto gioco. Qui c'è il primo momento di difficoltà del russo.

Karatsev però è formidabile, con un paio di accelerazioni devastanti di dritto, a rimontare dallo 0-30: 3-3. Il serbo deve fare gli straordinari in difesa per contenere il gioco potente dell'avversario ma riesce a uscirne indenne: 4-3. Il break alla fine arriva. Djokovic cerca di far giocare al russo più palle possibili e Karatsev, complici anche le palle nuove e la tensione, commette quattro errori grossolani con entrambi i fondamentali: 5-3.

Il servizio del campione serbo, come nel match con Zverev, va a meraviglia e dopo 35 minuti siamo 6-3. Il russo servirà per primo nel secondo parziale.

Djokovic si complica la vita ma si prende anche il secondo set. Tutto facile nel terzo

Il russo prova a fare corsa di testa ma il numero 1 del mondo con il settimo ace di giornata firma l' 1-1.

L' entusiasmo dei primi game sembra essersi affievolito e Djokovic conquista il break anche nel secondo set: 2-1. Karatsev, con un paio di miracoli, prova ad impensierire il serbo in risposta ma Nole tiene anche questo turno di servizio: 3-1. Il nativo di Vladikavkaz sembra tramortito dal muro alzato da fondocampo da Djokovic e i suoi colpi vanno regolarmente fuori giri. Addirittura a zero arriva il doppio break e dunque una seria ipoteca sul secondo parziale: 4-1. Il serbo si prende il quinto game consecutivo e vola 5-1. Karatsev torna a vincere finalmente un gioco e prova a ritardare la fine del secondo set. Djokovic si distrae e nell'ottavo gioco perde per la prima volta il servizio nell'arco del match.

Il russo sembra risollevarsi e ai vantaggi va a prendersi il terzo game consecutivo: 5-4. Nel decimo game succede di tutto. Il serbo si procura due set point consecutivi ma Karatsev li annulla entrambi (il secondo dopo un incredibile scambio di 32 colpi). Il russo si procura addirittura due opportunità per togliere il servizio al numero 1 del mondo ma Djokovic le annulla con un servizio vincente e un ace: dopo 1h e 20 minuti siamo 2-0 per Nole.

Karatsev sembra aver esaurito le ultimissime energie mentali e nel game di apertura perde il servizio a 15. Sembra tutto facile per il serbo, che in un amen si porta 2-0. Il russo qui si scuote e con due game di altissimo livello impatta sul 2-2. Djokovic, da grande campione, riprende subito in mano la questione e trova il break a 15: 3-2 per il serbo e servizio.

Il russo non è ancora domo e gli scambi sono piuttosto lunghi. Tutto ciò non basta perchè il numero 1 del mondo piazza l'ace e a 30 si prende il 4-2. Nel settimo game cala ufficialmente il sipario sull'incontro. Djokovic conquista infatti il doppio break di vantaggio e al cambio campo servirà per la sua nona finale australiana. Nole con il sedicesimo ace si prende due match point. Basta il primo: 6-2.

Osaka facile contro Serena, ora in finale Jennifer Brady

La finale femminile degli Australian Open 2021 se la contenderanno Naomi Osaka e Jennifer Brady.

La giapponese, in appena 1h e 15 minuti di match, ha battuto Serena Williams con lo score di 6-3 6-4.

Più complicato l'impegno della Brady, che ha dovuto impiegare quasi due ore per avere la meglio della ceca Karolina Muchova.

L'americana ha prevalso con il punteggio di 6-4 3-6 6-4. Per lei si tratta della prima finale in un torneo dello Slam e con questo risultato si è già assicurata la posizione numero 13 delle classifiche (best ranking). Per Osaka , quella di sabato, sarà invece la quarta finale in un Major. Cercherà di fare il bis a Melbourne dopo il titolo vinto nel 2019 contro Petra Kvitova. Tra Osaka e Brady ci sono ben quattro precedenti. L'ultimo è andato in scena da poco (settembre 2020), quando Naomi s'impose al terzo set nella semifinale degli US Open.

Il primo head to head risale addirittura al 2014. Si trattava del torneo ITF di New Braunfels e a vincere fu la Brady per 6-4 6-4. Entrambe erano giovanissime e ancora dovevano affacciarsi nel Tennis che conta. Si può dire che di strada ne hanno fatta da allora.