Si è concluso oggi con una tappa scoppiettante il Tour des Alpes Maritimes et du Var. La terza ed ultima frazione ha proposto una tracciato breve ma impegnativo, in cui i corridori hanno regalato un grande spettacolo. La Israel del capoclassifica Michael Woods è stata messa in grande difficoltà da una serie di attacchi da cui è scaturita una folta e qualificata fuga da cui poi è emerso nel finale Gianluca Brambilla. Il corridore della Trek si è lanciato da solo negli ultimi 11 km, conquistando la vittoria di tappa e la classifica generale. Non sono stati tra i protagonisti gli altri due corridori italiani particolarmente attesi in questa corsa, Giulio Ciccone e Fabio Aru, entrambi arrivati molto staccati dai migliori.

Groupama all’attacco

Su un percorso breve ma con tre Gpm di 1^ categoria e tanti altri saliscendi e tratti tecnici, la terza tappa del Tour des Alpes Maritimes et du Var è esplosa subito. Poco dopo il via sono iniziati gli attacchi che si sono susseguiti con una serie di gruppetti che si sono poi riuniti. La Groupama si è trovata nella fuga con ben tre uomini, Bruno Armirail, Rudy Molard e Valentin Madouas, ed ha imposto un ritmo costante e sostenuto all’azione. Tra i battistrada si sono inseriti altri uomini importanti come Tao Geoghegan Hart (Ineos), Gianluca Brambilla (Trek Segafredo), Gorka Izagirre (Astana), David De la Cruz (UAE) e Simon Clarke (Qhubeka).

La Israel del leader della generale Michael Woods è stata messa alle corde in questa situazione, anche perché quasi tutte le altre squadre più forti hanno inserito degli uomini in fuga. Il corridore canadese ha così dovuto spremere tutti i compagni di squadra per cercare di limitare il distacco, senza ricevere nessuna collaborazione.

Colpo doppio di Brambilla

Il Col de la Madone, salita di una quindicina di chilometri, ha frantumato sia la fuga che il gruppo inseguitore. Davanti la Groupama ha continuato a lavorare per Madouas, che ha poi attaccato seguito da un brillantissimo Brambilla, mentre Geoghegan Hart ha provato a replicare ma senza riuscire ad agganciarsi alla coppia rimasta al comando.

Woods è rimasto isolato dopo aver impiegato anche Dan Martin nel ruolo di gregario, e ha provato a intervenire in prima persona ma non è riuscito a fare la differenza ed è stato raggiunto da Fuglsang, Quintana, Gaudu e Mollema. Brambilla e Madouas hanno scollinato il col de la Madone con circa 25’’ su Geoghegan Hart e gli altri fuggitivi e un minuto sulla maglia gialla. La discesa ha permesso ai due battistrada di consolidare la situazione, anche perché Woods non ha trovato grande collaborazione e sui saliscendi successivi ha provato ancora senza successo a staccare tutti.

A 11 km dall’arrivo Brambilla ha approfittato di uno strappo per scattare con grande determinazione, costringendo alla resa Madouas.

Per il corridore della Trek il finale è stato come una cronometro sul filo dei secondi, per cercare di resistere agli inseguitori e centrare il doppio colpo tappa e maglia.

Brambilla è riuscito a presentarsi tutto solo sul traguardo di Blausasc, centrando la sesta vittoria in carriera. A 13’’ Geoghegan Hart ha battuto O’Connor e Molard per il secondo posto, mentre il gruppetto con Woods è arrivato a 18’’.

Con questi distacchi Gianluca Brambilla ha conquistato anche la classifica generale finale del Tour des Alpes Maritimes et du Var, finendo con 5’’ su Woods e 6’’ sul compagno di squadra Mollema, mentre alla Groupama, dopo il grande impegno profuso nella tappa odierna sono rimasti soltanto dei piazzamenti fuori dal podio.

Non sono andati bene oggi due dei corridori più attesi della corsa, soprattutto dagli appassionati italiani. Sia Giulio Ciccone che Fabio Aru sono rimasti presto indietro e hanno concluso rispettivamente con 8 e 6 minuti di ritardo.