Inizia con una sorpresa il Giro del Delfinato partito il 30 maggio da Issoire. La prima tappa sembrava favorevole a una volata di gruppo, ma il percorso si è rivelato più ostico del previsto, mettendo fuori gioco molti degli sprinter più attesi. Questo ha favorito una fuga partita nelle fasi iniziali della corsa, da cui si è avvantaggiato il belga Brent Van Moer. Il corridore della Lotto Soudal ha lasciato sul posto i compagni d’avventura nel finale, difendendo un piccolo ma decisivo vantaggio che gli ha consegnato il successo. A farne le spese è stato Sonny Colbrelli, uno dei pochi corridori veloci rimasti nel gruppo, che ha facilmente vinto lo sprint, ma valido ormai solo per la seconda piazza.
Delfinato, fuga a quattro
Mentre il Giro d’Italia sta spendendo le sue ultime pedalate con la cronometro di Milano, il grande Ciclismo ha già aperto un nuovo fronte, quello che conduce al Tour de France. In contemporanea alla conclusione della corsa rosa ha preso infatti il via da Issoire il Giro del Delfinato, tradizionale appuntamento di preparazione per molti campioni che puntano al Tour. In realtà quest’anno molti big, a partire da Pogacar e Roglic, hanno deciso di disertare il Delfinato scegliendo dei percorsi d’avvicinamento alternativi alla Grande Boucle. Al via della corsa francese si è presentato comunque un cast di ottimo livello, con Geraint Thomas, Tao Geoghegan Hart, Nairo Quintana, Miguel Angel Lopez e Chris Froome tra i più attesi.
La tappa d’avvio ha proposto un circuito ondulato attorno a Issoire sul quale avevano messo le mire i velocisti. Nelle fasi iniziali sono partiti all’attacco quattro corridori: Brent Van Moer (Lotto Soudal), Patrick Gamper (Bora hansgrohe), Ian Garrison (Deceuninck Quickstep) e Cyril Gautier (B&B Hotels).
I velocisti cedono in salita
In testa al gruppo si sono portate la Trek Segafredo per Mads Pedersen, la Bahrein Victorius per Sonny Colbrelli e la Uae per Alexander Kristoff. La Cote de Chateau de Buron, difficoltà principale del circuito, ha però messo in difficoltà sia Kristoff che Pedersen, che sono rimasti staccati. La rincorsa del gruppo si è così fatta più blanda e le possibilità della fuga sono aumentate.
Sull’ultimo passaggio dalla salita, a circa 17 chilometri dall’arrivo, Brent Van Moer è riuscito a staccare i compagni d’avventura, che sono stati tutti ripresi dal gruppo.
🏁 Bras de fer entre 🇧🇪@Brentvanmoer et le peloton. 💪
⏪ Revivez le dernier kilomètre de la 1ère étape du #Dauphiné.
🏁 🇧🇪@Brentvanmoer 🆚 the peloton. 💪
⏪ Relive the last kilometre of stage 1. pic.twitter.com/9ODHhsNL2B
— Critérium du Dauphiné (@dauphine) May 30, 2021
Il corridore della Lotto è riuscito invece a imprimere ancora un passo molto sostenuto nell’ultima parte della corsa, e con il gruppo senza una squadra in grado di imporre un inseguimento davvero incisivo, si è così concretizzata la sorpresa con cui si è aperto questo Giro del Delfinato.
Van Moer ha infatti resistito fin sul traguardo, arrivando con 25’’ di vantaggio sul gruppo, battuto facilmente allo sprint da Sonny Colbrelli che ha avuto la meglio su Clement Venturini. Nel gruppo principale, arrivato più o meno dimezzato nella sua consistenza numerica, sono giunti tutti i favoriti, compresi anche Chris Froome e Fabio Aru.
#Dauphiné - GC after Stage 1 pic.twitter.com/wPXGuZV2rZ
— La Flamme Rouge (@laflammerouge16) May 30, 2021