Nelle ultime ore si è chiuso il caso inerente il tifoso di Ciclismo che lo scorso 22 maggio, durante la tappa numero 14 del Giro d'Italia, ha spinto il corridore Lorenzo Fortunato a poco più di un chilometro dall'arrivo sul Monte Zoncolan, rischiando di farlo cadere. Per Fortunato non c'è stata nessuna conseguenza, ma il gesto del tifoso ha mandato su tutte le furie Enzo Cainero, organizzatore delle tappe in terra friulana del Giro.

Quest'ultimo, infatti, aveva sin da subito chiesto che il tifoso venisse identificato e perseguito legalmente. Nelle ultime ore, però, la questione si è risolta in maniera positiva: Giulio (questo il nome del tifoso), un ingegnere elettronico di 33 anni, ha chiesto scusa e ha avviato una raccolta fondi per a sostegno del Progetto Autismo FVG.

'Mi prendo le responsabilità del mio gesto, chiedo scusa'

Giulio, nella mattinata di oggi, domenica 30 maggio, si è presentato nella sede del Progetto Autismo FVG e ha rilasciato delle dichiarazioni.

L'uomo ha raccontato che in quella giornata era salito in cima allo Zoncolan alle ore 9 di mattina, in bici in compagnia di un gruppo di amici. Salendo ha incontrato un altro gruppo di tifosi che, pur non conoscendolo, lo hanno incitato, aiutandolo ad arrivare fino in cima.

Giulio ha poi assicurato che si prenderà le proprie responsabilità, "accettando le conseguenze" di quanto fatto. Il 33enne ha proseguito porgendo le proprie scuse innanzitutto a Lorenzo Fortunato (che per il suo gesto ha rischiato di cadere) e poi a Enzo Cainero, al quale ha reso complicate le operazioni di gestione della corsa.

Infine, Giulio ha chiesto scusa a Gilberto Simoni (che lo ha fermato poco prima di spintonare altri corridori) e a tutti i tifosi che si sono sentiti offesi per il suo gesto.

Cainero: 'Mi ha colpito il suo sincero pentimento'

Il gesto di Giulio, comunque, non avrà conseguenze penali. Gli unici che potevano sporgere denuncia contro di lui, infatti, erano Cainero e l'Associazione corridori, che hanno però deciso di fare un passo indietro e di non portare la questione nelle sedi legali.

L'organizzatore ha spiegato di essere rimasto colpito dal "sincero pentimento" di Giulio. Quest'ultimo, come affermato da Cainero, farà il volontario nelle tappe della prossima edizione del Giro che si svolgeranno nelle strade del Friuli Venezia Giulia.

Cainero ha sottolineato come da un evento negativo sia scaturito un fatto positivo. Nel caso in cui il tifoso dovesse essere oggetto di Daspo, verrà chiesta una deroga per permettergli di fare volontariato a bordo strada: a dirlo è stato lo stesso Cainero.