Anche la Parigi-Tours, uno degli ultimi appuntamenti di questa infinita stagione di Ciclismo professionistico, ha regalato spettacolo ed emozioni, come tante altre corse di questo indimenticabile 2021. La classica francese ha portato anche quest'anno i corridori a confrontarsi con le strade sterrate in mezzo ai vigneti, una novità introdotta da alcune edizioni e che ha cambiato la natura di questa corsa inizialmente riservata ai velocisti.

A vincere stavolta è stato uno dei grandi sprinter del gruppo, Arnaud Demare, ma con una condotta di gara del tutto inedita.

Il velocista francese è andato all’attacco insieme a Stuyven, riuscendo a recuperare nelle battute finali due corridori che erano in fuga da tempo per poi battere tutti con uno sprint lunghissimo.

Anche la Parigi-Tours sugli sterrati

All'indomani del Giro di Lombardia, ultimo appuntamento del calendario World Tour, il ciclismo professionistico ha iniziato un'ultima, breve sequenza di corse che faranno calare definitivamente il sipario sulla stagione 2021. Ad aprire quest'ultimo scorcio dell'annata è stata la Parigi-Tours, storica classica del ciclismo francese e tradizionale terreno di caccia per i grandi velocisti.

Dopo essere stata per decenni l'ultima grande sfida della stagione per le ruote veloci del gruppo, con il passare del tempo e l'avvento del World Tour, la corsa ha perso gran parte del suo prestigio. Per rilanciarla, gli organizzatori hanno modificato il percorso qualche anno fa, includendo diversi tratti di strade sterrate che attraversano i vigneti della campagna transalpina.

Il risultato è stato una competizione certamente più battagliata, anche se questa novità non è bastata a richiamare tutti i grandi nomi che una volta si contendevano la Parigi-Tours.

La corsa è entrata nel vivo presto, con un'andatura velocissima e una decisa selezione sui tratti di sterrato. Ad una cinquantina di chilometri dall'arrivo sono riusciti ad avvantaggiarsi Stan Dewulf (AG2R), Franck Bonnamour (B&B) e Frederik Frison (Lotto Soudal).

Il gruppo, già molto selezionato dagli sterrati e dalle numerose forature, ha faticato ad organizzare un inseguimento incisivo, e il terzetto al comando ha iniziato a sognare la buona riuscita dell'azione.

Arnaud Demare, prova di forza

Trek Segafredo e Groupama hanno cercato di condurre l'inseguimento, ma sono dovuti poi intervenire direttamente i rispettivi capitani per cercare di riaprire la situazione. Jasper Stuyven e Arnaud Demare si sono lanciati all'attacco insieme a Valentin Madouas, Matis Louvel, Roger Andrià e al redivivo Bon Jungels.

Davanti la fuga ha perso consistenza per la foratura di Frison, che ha lasciato da soli Bonnamour e Dewulf. I due hanno comunque mantenuto una manciata di secondi di vantaggio, finchè Demare è salito in cattedra nel finale di corsa. Il velocista della Groupama è stato protagonista di un'azione inedita, attaccando nuovamente su un tratto di salita e rimanendo solo con Stuyven.

I due hanno marciato di buon accordo, riuscendo a recuperare secondo su secondo il distacco dai battistrada, che nel finale hanno rallentato la loro azione per studiarsi.

Ormai nell'ultimo chilometro, Arnaud Demare ha piazzato una nuova progressione per completare l'inseguimento e poi è partito negli ultimi 300 metri per una lunghissima volata.

Il francese ha dato una vera dimostrazione di forza, e nonostante il lungo sforzo è andato a vincere davanti a Bonnamour, mentre Stuyven non ha trovato le energie per uno sprint davvero incisivo e si è dovuto accontentare del terzo posto davanti a Dewulf.

Il gruppo inseguitore è stato battuto allo sprint da Danny Van Poppel, con Andrea Pasqualon che ha concluso con un buon ottavo posto al termine di una Parigi-Tours davvero impegnativa e condotta a quasi 47 Km di media.