Anche in un mondo solitamente molto conservatore come quello del ciclismo, le nuove tecnologie hanno ormai assunto un ruolo imprescindibile nella preparazione atletica dei corridori e nell’ottimizzazione della performance sotto molti punti di vista. Gli strumenti ora a disposizione degli staff tecnici dei team, composti da un gran numero di differenti e nuovi specialisti, hanno cambiato radicalmente l’approccio alle corse, fornendo una grande mole di dati da analizzare e sfruttare per perfezionare la preparazione.

Questa corsa all’innovazione in svariati settori, dalla nutrizione alla biomeccanica, sembra avere ancora molti passi da compiere, come ha confermato recentemente anche uno dei più grandi campioni dell’ultimo decennio, Chris Froome.

Ciclismo, Froome: ‘In gara uso più le mappe dei dati’

Chris Froome è un convinto sostenitore delle nuove tecnologie applicate al ciclismo, tanto da aver investito in alcune aziende che lavorano del settore. In una video intervista a Wiggle, il quattro volte vincitore del Tour de France ha parlato dei tanti strumenti che hanno fatto la loro comparsa nel mondo del ciclismo e delle innovazioni che si prospettano per il futuro.

Froome ha dichiarato di usare con attenzione il misuratore di potenza, ma questo strumento è più utile per analizzare i dati degli allenamenti o nel dopo corsa, piuttosto che durante la gara stessa.

“Essendo una corsa è molto dinamica e non puoi attenerti alle tue zone di potenza a meno che non si tratti di una cronometro o di un arrivo in salita di una quindicina di chilometri”, ha commentato Froome, che ha invece dichiarato di utilizzare molto gli strumenti di mappatura come VeloViewer, soprattutto durante le corse.

“Qualcosa che uso più dei dati di potenza durante la gara è la pagina delle mappe. Si possono vedere le angolazioni delle curve e con queste informazioni puoi avere più fiducia e andare più veloce in discesa”, ha spiegato Chris Froome.

‘Una tecnologia che esiste da un po’

Froome si è detto certo che nel mondo del ciclismo stia per arrivare un nuovo strumento rivoluzionario. Il quattro volte vincitore del Tour de France ha acquisito una quota della società Supersapiens, un’azienda che sta sviluppando uno strumento per monitorare i valori di glucosio.

Secondo Froome saranno proprio i dispositivi e i software in grado di gestire questi dati a dare una nuova svolta alla preparazione degli atleti professionisti.

“Credo davvero che Supersapiens cambierà le regole del gioco. Si tratta di misurare in tempo reale i livelli di zuccheri nel sangue, la tecnologia esiste da un po’. È un campo molto vasto, al momento siamo al punto in cui erano i misuratori di potenza quindici o venti anni fa”, ha spiegato Froome, aggiungendo che nel prossimo futuro i miglioramenti di questa tecnologia la renderanno molto importante per gli atleti di alto livello.

“Attualmente ci sono delle persone che fanno dei monitoraggi glicemici durante l’attività sportiva, ma non c’è ancora molta conoscenza e la struttura non è pronta per essere utilizzata al più alto livello nello sport. Ma crescerà e crescerà ancora nei prossimi anni”, ha dichiarato Chris Froome.