Anche in un periodo in cui non sono in gara, nel ciclocross restano sempre Wout Van Aert e Mathieu Van der Poel a catalizzare tutte le attenzioni di addetti ai lavori e appassionati. I due fuoriclasse più eclettici del Ciclismo, capaci di spaziare tra strada e fuoristrada, debutteranno nella stagione di ciclocross solo nel mese di dicembre e promettono già una manciata di elettrizzanti sfide dirette. Se la stagione del ciclocross sta procedendo finora con delle belle gare, ma un po’ in tono minore, la discesa in campo di Van Aert e Van der Poel è pronta a far schizzare alle stelle il livello di attenzioni da parte di media e tifosi.

Ciclismo, Nys: ‘I miei partono a mani vuote’

La capacità dei due big di attrarre un pubblico sempre più vasto, si ripercuote inevitabilmente anche sull’aspetto finanziario. L’ex campione Sven Nys, due volte iridato e leggenda vivente del ciclocross, ha denunciato il fatto che Wout Van Aert e Mathieu Van der Poel vengano ingaggiati profumatamente per ogni loro apparizione sui campi di gara, mentre a tutti gli altri è riservato un trattamento molto diverso. “Dalle mie fonti, che sono buone, so che un certo numero di corridori che partecipano alla Coppa del Mondo vengono pagati, mentre gli altri non ricevono un euro. Di questo aspetto posso parlare con certezza perché riguarda anche i miei corridori.

Non posso dimostrarlo, ma so che Van der Poel e Van Aert vengono pagati”, ha dichiarato Nys a Wielerflits.

L’ex ciclista belga è attualmente team manager della Baloise Trek Lions, che ha tra le proprie fila alcuni nomi di prestigio, come il Campione Europeo, Lars Van der Haar e la Campionessa del Mondo, Lucinda Brand. “Loro partono a mani vuote e non è giusto”, ha denunciato Nys.

‘Anche gli altri sono anelli importanti’

Quello di Sven Nys non è stato un attacco diretto principalmente ai due campioni più in vista del ciclocross, ma più al modello organizzativo della Coppa del Mondo. La Challenge dell’Uci è stata allargata a ben sedici gare, un format che secondo l’ex campione non sta portando nessun beneficio al ciclocross, né agli atleti, né ai tifosi, e finisce per schiacciare tutte le altre gare.

“Non biasimo Wout e Mathieu, sono le stelle ed è normale che vengano pagati, ma anche gli altri corridori sono anelli importanti, ognuno dovrebbe godere del successo ottenuto dalla gara”, ha commentato Nys, attaccando poi direttamente l’Uci per la nuova formula della Coppa del Mondo. “Ero contrario fin dal primo giorno, semplicemente non è fattibile. È insostenibile, in questo modo la Coppa del Mondo cancella tutto il resto. Bisogna creare uno spazio vitale per organizzatori e corridori. Dovrebbe esserci concorrenza anche tra gli organizzatori, questo aiuterebbe lo sport a salire di livello, ora invece la Coppa del Mondo è troppo dominante” ha dichiarato Sven Nys.