Non c’è solo la preparazione in bicicletta a scandire l’avvicinamento alla ripresa dell’attività agonistica per i campioni del Ciclismo. In questo periodo di pausa invernale, con l’inizio della nuova stagione fissato a fine gennaio, diversi corridori si sono dedicati ad attività alternative e soprattutto alla corsa a piedi. Alcuni si sono cimentati con un impegno piuttosto leggero, altri sono andati decisamente più a fondo, dimostrando di avere ancora voglia di fare fatica dopo una lunga stagione di corse in bicicletta. Tra questi si è fatto notare Adam Yates, lo scalatore britannico della Ineos, che ha corso la maratona di Barcellona.

Yates e gli altri ciclisti - podisti

Yates ha chiuso i 42 km e 195 metri con un crono di tutto rispetto, poco al di sotto delle tre ore. Anche Tom Dumoulin è tra i campioni del ciclismo che più apprezzano la corsa a piedi nei periodi di bassa stagione. Il corridore olandese ha partecipato a una gara sui dieci chilometri, arrivando secondo con un tempo di 32 minuti e 38 secondi. Un altro big che corre regolarmente a piedi è Wout Van Aert, che non a caso è sempre il più efficace nelle gare di ciclocross in cui bisogna scendere più frequentemente dalla bici. Tra gli altri, anche Primoz Roglic e Tom Pidcock sono segnalati come podisti molto attivi.

In un intervento al giornale olandese Het Laatste Nieuws, il preparatore Paul Van den Bosch ha dichiarato che la corsa a piedi è un’attività molto proficua per l’allenamento invernale dei campioni del ciclismo.

“C’è un grande trasferimento dall’allenamento a piedi all’allenamento in bicicletta. Questo significa che un ciclista può trarre grandi benefici dalla corsa a piedi. Il contrario, invece, succede molto meno” ha spiegato il coach belga, che dopo un passato da triatleta si è occupato della preparazione di grandi campioni del ciclocross e del ciclismo su strada come Sven Nys e Andrè Greipel.

Ciclismo, la corsa a piedi come un momento di relax

Paul Van den Bosch ha dichiarato che i vantaggi dell’allenamento a piedi per i ciclisti sono sia fisici che mentali. “Molti corridori vivono la corsa a piedi come un momento di relax. Lavorano sulla forma fisica senza dover pensare alla bicicletta, questo è un grande vantaggio” ha commentato l’allenatore belga, avvertendo però che non manca qualche rischio nell’intraprendere questa attività alternativa alla bici.

“Correre a piedi fa molto bene ai ciclisti che sono abituati a farlo. Se invece inizi improvvisamente a correre due o tre volte alla settimana rischi di infortunarti. La possibilità di sovraccaricare ossa, tendini, piedi, caviglie e ginocchia è molto alta” ha avvertito Van den Bosch.

Dello stesso avviso, a proposito dei benefici psicologici di questa attività, è uno dei ciclisti - podisti più convinti, Wout Van Aert. "In questo modo resti fresco nella tua testa. È principalmente un buon allenamento invernale, ma non lo consiglio durante la stagione" ha dichiarato il campione belga.