L'operazione chirurgica alla quale si è sottoposta la ciclista azzurra Martina Fidanza è "andata bene". A dirlo è la ragazza stessa, classe 1999, con un post pubblicato sul proprio profilo Instagram. Fidanza è stata costretta a sottoporsi a una operazione in seguito all'emersione di problemi cardiaci; in particolare, Martina ha sofferto di aritmie che arrivavano a picchi di 245 battiti.

Le aritmie segnalate in particolare nella fase di recupero dopo uno sforzo

L'operazione è stata effettuata presso l'ospedale di Ancona. I problemi di Martina sono emersi grazie alla tecnologia; in particolare, la presenza delle aritmie è stata rilevata attraverso l'analisi dei file che permettono di registrare i battiti cardiaci sotto sforzo di ogni atleta.

Grazie a questa operazione, sono stati notati in Martina diversi picchi, definiti assolutamente anomali, di tachicardia. In particolare, tali aritmie sono state segnalate in Fidanza nella fase di recupero dopo uno sforzo.

I tecnici federali, dunque, hanno subito scelto di avvertire Cordiano Dagnoni, presidente della Federazione Ciclista Italiana, che a sua volta ha scelto di sottoporre la vicenda al cardiologo e medico dello sport Roberto Corsetti. Il professore, da qualche mese a questa parte, riveste l'importante ruolo di referente dell'attività sanitaria delle squadre nazionali di ciclismo, oltre che essere anche il responsabile dell'importante centro medico 'B&B' sito a Imola.

La giovane stella del ciclismo azzurro dovrà attendere qualche settimana prima di tornare in sella

Corsetti, collaborando con la stessa ciclista, ha effettuato delle analisi approfondite dalle quali ha avvertito la necessità di coinvolgere il professor Antonio Dello Russo. Martina, come da sua ammissione, quasi "non si accorgeva" delle aritmie in corso, che erano sempre di breve durata.

Alla fine si è optato per intervenire chirurgicamente su Fidanza, così come in passato era stato fatto anche per altri importanti ciclisti azzurri come Elia Viviani, Cipollini e Diego Ulissi. Fidanza è stata sottoposta, in particolare, a un'ablazione, pratica minivasiva che permette a chi la subisce un recupero in un tempo più o meno breve.

L'operazione, come annunciato dalla ciclista su Instagram, è andata bene e ora Martina dovrà seguire un programma di recupero che la porterà a tornare in sella alla propria bicicletta. Secondo Eurosport, la Fidanza dovrà attendere almeno un mese prima di poter tornare a gareggiare sulle strade e sulle piste ciclistiche di tutto il mondo. Nonostante questo, comunque, la ciclista non si è lasciata scoraggiare e si è detta pronta a tornare "più forte di prima".