Un manifesto d'intenti è quello che il nuovo commissario tecnico della nazionale di Ciclismo italiano Daniele Bennati ha espresso in una intervista al Corriere della Sera.

Bennati, che ha corso come ciclista professionista per moltissimi anni, non si è nascosto e ha ammesso che l'obiettivo principale del suo mandato da allenatore sarà quello di vincere il mondiale.

'Mondiale? Attenzione alle prossime due edizioni'

L'ultimo mondiale vinto da un ciclista italiano è stato nel 2008, quando Alessandro Ballan è riuscito a trionfare in quel di Varese. Ben 14 anni di astinenza, dunque, che secondo Bennati è dipesa molto dalla "sfortuna" ma anche dal livello "altissimo" del ciclismo internazionale.

Il nuovo ct, poi, ha anche ammesso che la mancanza di vittorie italiane ai mondiali è conseguenza anche dall'assenza di fuoriclasse "nostrani".

Nonostante questo, comunque, Bennati ha sottolineato come le prossime due edizioni del mondiale possano essere quelle giuste per riportare il titolo iridato in Italia.

Sia nella competizione che si correrà in Australia sia in quella successiva in Scozia, infatti, i corridori dovranno affrontare dei percorsi adatti per i velocisti "resistenti". Caratteristica, questa, che fa ben sperare per Matteo Trentin e, soprattutto, per Sonny Colbrelli, che nella scorsa stagione ha vinto anche la Parigi-Roubaix.

In merito al rapporto con Davide Cassani, Bennati ha voluto subito mettere le mani avanti affermando di non essere una sua "copia", pur sottolineando la sua ammirazione verso l'ex ct.

Daniele ha poi affermato di essere stato chiamato dalla Federazione per dirigere la Nazionale e, pertanto, il suo focus sarà su questo.

'Evenepoel e Pogacar fenomeni irripetibili'

Bennati ha comunque ammesso di aver intenzione di portare avanti il progetto iniziato da Davide Cassani, per cui la nazionale dovrà partecipare anche alle corse minori e non solo a Europei, Mondiali e Olimpiadi.

Obiettivo, questo, comunque non facile, per stessa ammissione del tecnico: "La struttura del calendario è cambiata e i team Continental faranno fatica a prestarci gli atleti".

Bennati, comunque, ha sottolineato che anche le corse minori verranno prese sul serio e, per questo, non verranno usate per convocare "decine di corridori per metterli alla prova".

Il commissario tecnico, infatti, ha assicurato che tutti dovranno meritarsi la maglia della nazionale, a prescindere dall'importanza dell'impegno.

Infine, Daniele ha voluto commentare Evenepoel e Pogacar, definiti dall'allenatore come "due fenomeni irripetibili". Nonostante questo, comunque, il ct ha sottolineato come un corridore, a 21 anni di età, debba maturare senza pressioni per evitare di essere "bruciato".