Il 2022, per Fabio Aru, sarà il primo anno da non professionista dopo tanto tempo trascorso tra le strade più prestigiose del Ciclismo internazionale. Tale condizione, però, non sembra spaventarlo, anzi. Il corridore, infatti, ha rilasciato una intervista a Sport2day in cui si è detto "felice" di come sta procedendo la sua vita dopo aver appeso la bici al chiodo.

Aru ha fatto sapere di essere costretto a casa in quarantena a causa della positività al Covid-19; ciò, comunque, non gli ha impedito nelle settimane scorse di impegnarsi nella costruzione di un "nuovo lavoro", che gli permette però di non stare lontano da casa per giorni e giorni.

'Continuo nel settore del ciclismo anche se non direttamente in una squadra'

Aru, durante l'intervista, ha voluto ribadire che l'addio alle corse è stata una "scelta importante", della quale però non si è pentito. Il suo ritiro, comunque, non ha significato l'abbandono definitivo dal ciclismo, definito come "passione" oltre che lavoro. Per questo motivo, Fabio ha annunciato che continua a pedalare e che, anche nel futuro, sarà comunque dentro il mondo del ciclismo "anche se non dentro una squadra".

Ciò che il ciclista sardo apprezza della condizione attuale, però, è che a differenza di quanto avveniva prima ora può andare in bici divertendosi, senza cioè tutta la pressione e il carico di stress e ansia che comporta la vita di professionista.

Riguardando indietro alla sua carriera, il 'Cavaliere dei 4 mori' ha ammesso che la vittoria al Campionato italiano sia il suo ricordo più bello: "Fu una bella liberazione, anche perché erano stati mesi un po' complicati'.

'Un consiglio ai giovani: bisogna impegnarsi tantissimo, anche negli anni in cui si frequenta la scuola'

Il ciclista, che in carriera ha vinto una Vuelta di Spagna e ha conquistato due podi nella classifica genera del Giro, ha poi commentato la situazione attuale del ciclismo italiano. In particolare ha voluto spendere parole d'elogio per Giulio Ciccone, definito "sfortunato" sia durante il Giro che la Vuelta: "Con un pizzico di fortuna in più, mi aspetto cose buone da lui nel 2022".

Aspettative alte anche per Lorenzo Fortunato, dal quale Fabio si aspetta molto anche in virtù del suo anno in più di esperienza.

Infine, Aru ha voluto dare dei consigli ai tanti ragazzi e ragazzi che vorrebbero approcciare la carriera nel ciclismo. A loro, Fabio ha esortato di "non perdere tempo, a partire dalle categorie giovanili". Tale consiglio, secondo Fabio, dovrebbe essere messo in atto anche negli anni in cui si va a scuola: è infatti essenziale impegnarsi "tantissimo" (e sin da subito) in quello che si fa.