Nairo Quintana ha suonato il primo squillo stagionale. Lo scalatore colombiano ha sbaragliato il campo nella tappa conclusiva, la più dura, del Tour de Provence. Nell’arrivo in salita a Montagne de Lure, ascesa di oltre quindici chilometri che ha chiuso la corsa francese, il campione della Arkea Samsic ha fatto valere le sue doti di grimpeur, pur senza trovare pendenze particolarmente severe. Quintana ha iniziato ad accelerare a quattro chilometri e mezzo dalla vetta, costringendo alla resa il campione del mondo Alaphilippe, che ha poi faticato non poco nel finale di corsa.

Quintana ha così conquistato sia la tappa che la classifica finale di questo Tour de Provence, strappando la maglia di leader a Filippo Ganna, che però ha offerto una prestazione di alto livello.

Tour de Provence, fuga a cinque

Il Tour de Provence si è concluso oggi, 13 febbraio, con la sua terza tappa, la più impegnativa dal punto di vista altimetrico. La corsa ha proposto l’arrivo in quota a Montagne de Lure, una salita molto lunga, circa sedici chilometri, con pendenze regolari, per lo più tra il 6 e l’8%.

La corsa è iniziata con la fuga di cinque corridori: Luke Rowe, Alexis Gougeard, Romain Combaud, Jonathan Couanon e Nicolas Debeaumarché.

La situazione si è stabilizzata in attesa dell’ascesa finale, con i fuggitivi che non hanno mai rappresentato una vera insidia per il gruppo. Sulle prime rampe della Montagne de Lure è stato Combaud ad andarsene da solo, ma anche la generosa azione del corridore della DSM non ha potuto sfuggire alla rincorsa del plotone, che lo ha raggiunto poco dopo la metà dell’ascesa finale.

Assolo di Quintana a Montagne de Lure

La prima parte della salita è andata via con la classica selezione naturale, con corridori staccati uno dopo l’altro dalla coda del gruppo. Anche Filippo Ganna, partito con la maglia di leader della classifica generale, ha perso contatto nei chilometri iniziali, ma ha poi proseguito con un bel passo costante, senza mollare, facendo una sorta di test per capire la sua competitività su una salita così lunga.

Davanti la corsa è esplosa a quattro chilometri e mezzo dalla vetta con un primo scatto di Nairo Quintana. Lo scalatore colombiano ha provocato la selezione decisiva con il suo attacco. Il solo Julian Alaphilippe ha reagito, ma ha dovuto attingere a tutte le sue energie per rimanere in scia a Quintana e non perdere le sue opzioni in classifica generale. Il campione del mondo ha retto per un chilometro, poi ha dovuto mollare sotto il forcing sempre più incisivo del colombiano, che seppure senza trovare pendenze durissime è riuscito ad andarsene tutto solo. Alaphilippe ha invece sofferto molto nel finale, è stato scavalcato da Iván Ramiro Sosa, uscito vanamente all’inseguimento di Quintana, e poi anche dal gruppetto inseguitore gestito dalla Trek per Mattias Skjelmose.

Nairo Quintana ha concluso la sua scalata a Montagne de Lure senza cedimenti e flessioni, andando a timbrare il doppio successo, tappa e classifica generale. Un ottimo Skjelmose ha battuto gli inseguitori, con 37’’ di distacco, andando a raggiungere Sosa nelle battute finali, con un altro corridore emergente, Jorgenson, al terzo posto. Alaphilippe ha concluso a 47’’, e un’ottima impressione l’ha destata Filippo Ganna, arrivato 12° con un ritardo di 1’21’’.

Il piemontese ha dimostrato di avere un ottimo passo su una salita così lunga e in rapporto alla sua stazza fisica.

La classifica finale di questo Tour de Provence vede Quintana vincitore, con Alaphilippe e Skjelmose, un 21enne danese davvero interessante, ad accompagnarlo sul podio.

La corsa è stata molto soddisfacente per il ciclismo italiano, che ha messo a segno due vittorie di tappa grazie a Ganna e Viviani e avuto delle buone risposte da uno dei giovani più promettenti, Samuele Battistella.