Ancora un'impresa da consegnare alla storia del ciclismo . Anche nella sesta tappa della Tirreno Adriatico , la più attesa della Corsa dei due mari, Tadej Pogacar ha regalato emozioni con un numero sensazionale. La corsa affronta una doppia scalata al Monte Carpegna, la salita di Marco Pantani, e il fuoriclasse sloveno ha onorato la memoria del Pirata con un'azione esaltante. Pogacar ha assistito ad un primo affondò di Mikel Landa per poi decidere di salutare tutti e andarsene da solo sulle dure rampe innevate della salita marchigiana. L'assolo dello sloveno è stato irresistibile e agli altri non è rimasto altro che contendersi i piazzamenti.

Vingegaard e Landa hanno concluso al secondo e terzo posto, risalendo sul podio provvisorio anche in classifica generale, mentre Remco Evenepoel è stato respinto seccamente dalla salita ed ha perso quattro minuti.

Tirreno, Evenepoel in difficoltà sul primo Carpegna

La sesta tappa della Tirreno Adriatico ha portato il gruppo su un tracciato mitico per gli appassionati di ciclismo. La corsa ha affrontato il Monte Carpegna, la salita su cui Marco Pantani si allenava, il luogo di culto e di ricordo per i tifosi del Pirata. La tappa è partita a tutta velocità, con una serie di scatti da cui è poi scaturita una fuga comprendente Julian Alaphilippe, Mikkel Honorè, Quinn Simmons, Benoit Cosnefroy, Alex Aranburu, Luis Mas, Marco Haller, Davide Bais e Alexander Konychev.

La UAE di Tadej Pogacar ha preso la guida del gruppo, non permettendo ala fuga di guadagnare troppo spazio. Già nella prima delle due scalate al Monte Carpegna la corsa è cambiata radicalmente, con una selezione nettamente. In testa è rimasto il solo Simmons, che è andato a conquistare il Gpm ea rinsaldare la sua maglia azzurra mentre, in gruppo il ritmo imposto da Majka ha provocato una netta selezione. Remco Evenepoel non è riuscito a tenere il passo ed è rimasto staccato in maniera netta, dimostrando di non essere ancora all'altezza dei più forti sulle vere montagne.

L'assolo di Pogacar

Il Team Bahrain ha poi cercato di approfittare della minaccia e della discesa tecnica dal Carpegna per spezzare ulteriormente il gruppo, anche se un errore di Caruso ha indebolito la strategia aggressiva mediorientale.

Pogacar ha potuto contare sul supporto di un ottimo Marc Soler peer gestire le fasi intermedie del circuito finale, prima di arrivare alla seconda scalata al Carpegna con il gruppo ridotto ad una quindicina di unità. Qui Giulio Ciccone ha subito piazzato il primo attacco, ma è stato la successiva progressione di Mikel Landa e un attacco decisivo la selezione. Con lo scalatore basco sono rimasti solo Pogacar, Vingegaard, Mas e Porte, con tutti gli altri alla spicciolata tra un tornante e l'altro della montagna.

Pogacar ha assistito per un po' al forcing di Landa, poi ha deciso di osare un'accelerata ed in breve ha disperso tutti gli avversari.

L'azione del fuoriclasse sloveno è stata di una facilità e forza disarmante. Il leader degli Emirati Arabi Uniti ha aumentato sempre di più il suo vantaggio, scollinando con più di un minuto su Landa, Vingegaard, Porte e Mas, che poi è rimasto attardato per una scivolata. Anche Porte ha perso terreno dopo aver sbagliato una curva, lasciando così spazio a Landa e Vingegaard nella corsa alle piazze d'onore.

Pogacar ha concluso da fenomeno assoluto, regalando un'altra impresa da storia del ciclismo. Vingegaard ha battuto Landa per la seconda posizione a 1'03'', con Porte ad oltre un minuto e mezzo, e Caruso, Hindley e Pinot a seguire.

Evenepoel ha chiuso la sua tappa solo e finita a quattro minuti.

La nuova classifica della Tirreno Adriatico vede Pogacar come dominatore incontrastato, con Vingegaard e Landa al secondo e terzo gradino del podio e Evenepoel sprofondato fuori dalla top ten, all'11° posto. La corsa si chiuderà domani a San Benedetto del Tronto con una tappa che sulla carta è ideale per gli sprinter.