É il momento della Ineos nella campagna di classiche del nord che si avvia verso la conclusione. Dopo il successo segnato domenica 10 aprile all’Amstel Gold Race con Michał Kwiatkowski, la squadra britannica ha dominato con la forza del suo collettivo anche la Freccia del Brabante. La corsa è stata intensa e spettacolare, con un gruppetto di nove corridori che si è avvantaggiato a una cinquantina di chilometri dall’arrivo. La presenza di tre Ineos ha indirizzato la corsa, annullando l’individualità di Evenepoel, fortissimo ma in grande difficoltà sul pavé.

Nel finale Magnus Sheffield ha allungato quasi senza rendersene conto e, protetto dai compagni di squadra, è andato a vincere.

Freccia del Brabante: tre subito in fuga

La Freccia del Brabante, classica belga che combina strappi in pavé e in asfalto sulle strade del Mondiale vinto da Alaphilippe nello scorso settembre, si è corsa oggi, 13 aprile, in una giornata di pioggia e vento. La corsa ha regalato spettacolo e azione continua, con anche tanti episodi particolari che faranno discutere.

Alle prime pedalate sono partiti in fuga tre corridori: Aaron Van Poucke, Ludovic Robeet e Ander Okamika. La corsa si è assestata nelle fasi centrali per poi accendersi già a un’ottantina di chilometri dal traguardo, quando dal gruppo è partita una serie di attacchi. La Ineos è stata molto presente già in questa fase, con i giovani Ben Turner e Magnus Sheffield attenti a entrare nei tentativi che si sono succeduti.

Anche Giacomo Nizzolo, al rientro dopo l’infortunio rimediato alla Sanremo, è stato molto attivo, ma una prima progressione di Remco Evenepoel ha poi portato alla reazione del gruppo e al ricompattamento generale.

La Ineos ha continuato a interpretare la corsa in modo molto aggressivo e a poco più di 50 km dall’arrivo ha mandato ancora in avanscoperta Turner.

È stato nuovamente Evenepoel a reagire, strappando via dal gruppo l’azione che è risultata decisiva. Sulla progressione del giovane belga si sono inseriti anche Tim Wellens, Victor Campenaerts, Warren Barguil, Benoît Cosnefroy, Robert Stannard, Dylan Teuns e altri due uomini della Ineos, Magnus Sheffield e il campione in carica Tom Pidcock.

Evenepoel in difficoltà sul pavé

Teuns ha poi avuto la sfortuna di forare, mentre Campenaerts e Stannard non sono riusciti a tenere il ritmo degli altri attaccanti. Il gruppetto al comando è rimasto composto così da sette uomini, con un Evenepoel particolarmente esuberante, ma stretto nella morsa del terzetto Ineos.

Evenepoel ha evidenziato delle chiare difficoltà nei tratti più tecnici e soprattutto sui muri in pavé.

Il giovane belga non è riuscito a sfruttare la canalina asfaltata su uno strappo, operazione effettuata da tutti gli altri, ed è rimasto staccato insieme a Barguil. Il corridore della Quick-Step ha dovuto sprecare tante energie nella rincorsa, ma dopo qualche chilometro è riuscito a riportarsi sugli altri attaccanti.

Intanto nel gruppo inseguitore si è verificato un assurdo incidente. Alcune ammiraglie hanno cercato di superare il gruppo per riportarsi sui battistrada, ma hanno colpito un corridore e da questo contatto si è generata una rovinosa caduta. A farne le spese è stato anche Julian Alaphilippe, rimasto per qualche minuto a terra molto dolorante prima di ripartire.

Tra i sette al comando non ci sono stati dei veri attacchi sugli ultimi muri.

La corsa si è decisa in modo un po’ strano. A 4 km dall’arrivo, Magnus Sheffield si è portato al comando e alle sue spalle si è creato un buco di qualche metro. Quasi senza volerlo il ventenne americano della Ineos ha così allungato e la presenza dei due compagni di squadra ha scoraggiato i tentativi di rincorsa degli altri corridori. Sheffield è andato a vincere questa Freccia del Brabante comandata dalla Ineos, mentre la volata degli inseguitori è stata segnata da una scorrettezza di Wellens ai danni di Evenepoel. Il secondo posto è andato a Cosnefroy, mentre Wellens, inizialmente terzo, è stato declassato ed ha dovuto lasciare il posto sul podio a Barguil, con Turner, Pidcock ed Evenepoel a seguire.