È stato ancora uno sprint ristretto a decidere la vittoria di tappa al Giro dei Paesi Baschi, arrivato oggi, 7 aprile, alla sua quarta tappa. La corsa proponeva un tracciato con diverse salite brevi e dalle pendenze impegnative, ma gli uomini di alta classifica non si sono mossi in maniera decisa, rimandando tutto alle ultime due frazioni. Il francese Victor Lafay ha sfiorato la vittoria, venendo raggiunto ormai nell’ultimo chilometro dopo una lunga fuga. Il colombiano Dani Martínez ha allora anticipato le mosse di Alaphilippe e Ulissi, i corridori più veloci del gruppetto, andando a vincere allo sprint.

Paesi Baschi, anche Formolo in fuga

La quarta tappa del Giro dei Paesi Baschi ha portato la corsa a Zamudio attraverso un tracciato di 185 km caratterizzato da 4 Gpm. Il percorso si è confermato un tipico tracciato basco, con salite brevi e pendenze a tratti molto accentuate.

La corsa è partita con diversi attacchi, da cui è poi scaturita una fuga con quantità e qualità. Ad andarsene sono stati ben quindici corridori, tra cui Davide Formolo, Geraint Thomas, Ruben Guerreiro, Victor Lafay e Mauri Vansevenant.

Il gruppo è rimasto tranquillo, continuando con un ritmo regolare in attesa della parte finale della corsa. Le ultime due salite, Urrutzimendi e Vivero, non hanno però acceso la corsa come ci si aspettava. Tra i fuggitivi la selezione è stata netta. Al passaggio da Urritzimendi, rampa di un paio di km oltre il 10% di pendenza media, sono rimasti al comando i soli Geraint Thomas, Victor Lafay, Ruben Guerreiro e Bruno Armirail.

Il gruppo è invece salito senza sussulti e anche l’ultima scalata al Vivero ha un po’ deluso le aspettative.

Roglič resta leader

Davanti Victor Lafay ha salutato i compagni d’avventura per rimanere tutto solo in testa alla corsa ed ha scollinato la salita del Vivero con più di un minuto di vantaggio sul gruppo, che ha affrontato la parte più dura della scalata in maniera molto tranquilla.

Solo nella seconda metà dell’ascesa, molto pedalabile, la Quick-Step ha cercato di smuovere la situazione con un timido allungo di Evenepoel e un paio di scatti di Alaphilippe, ma le pendenze modeste non hanno più consentito nessuna selezione.

La situazione è sembrata andare tutta a vantaggio di Victor Lafay, che in discesa ha mantenuto il vantaggio ed ha poi affrontato il breve falsopiano finale verso il traguardo di Zamudio. Il gruppo ha però avuto una reazione in extremis grazie alla UAE Emirates, che ha orchestrato l’inseguimento a Lafay per favorire lo sprint di Diego Ulissi. Il vantaggio del francese è così precipitato e nel finale è intervenuto anche Remco Evenepoel per andare a raggiungere il fuggitivo ormai all’ultimo chilometro.

Alaphilippe e Ulissi si sono così presentati al finale come i grandi favoriti, ma due curve a duecento metri dall’arrivo hanno consentito a Dani Martínez di piazzare un colpo a sorpresa. Lo scalatore colombiano ha anticipato le mosse del campione del mondo e del livornese della UAE, che sul breve rettilineo finale non hanno avuto più lo spazio per rimontare. Alaphilippe ha affiancato Martínez, ma si è dovuto accontentare del secondo posto per una manciata di centimetri. Diego Ulissi ha completato il podio di giornata, davanti a Roglić e Bilbao.

La classifica è rimasta invariata dopo questa tappa in cui i big non hanno affondato il colpo.

Primož Roglič ha difeso facilmente la sua maglia di leader, anche se la sua Jumbo-Visma non ha dato l’impressione di poterlo proteggere con molti uomini. Lo sloveno ha 5’’ su Evenepoel e 11’’ su Martinez.