Mentre la carovana del Giro d’Italia è impegnata nel lungo trasferimento verso la Sicilia dopo aver concluso la tre giorni in Ungheria, si torna improvvisamente a parlare dell’edizione 2017 della corsa rosa. Quel Giro fu vinto da Tom Dumoulin, dominatore delle prove a cronometro, con cui respinse gli attacchi di Nairo Quintana e Vincenzo Nibali, con lui sul podio finale a Milano. Uno dei tecnici dell’allora Sunweb di Dumoulin, Aike Visbeek, ha rivelato alcuni sorprendenti retroscena di quelle tre settimane di corsa, che testimoniano quanto fosse stato teso il clima nelle tappe decisive.

Giro 2017, il trionfo di Dumoulin

Il Giro d’Italia 2017 potrò alla ribalta Tom Dumoulin come campione da grandi corse a tappe. L’olandese si era rivelato alla Vuelta 2015, persa nelle ultime tappe a favore di Fabio Aru, ma nella stagione successiva non era stato in grado di confermarsi come uomo da classifica generale. In quel Giro 2017, invece, Dumoulin unì alla solita forza nelle prove a cronometro anche un grande rendimento in montagna, andando a vincere l’arrivo in salita di Oropa.

Solo nel tappone di Bormio, con la doppia scalata allo Stelvio, il campione della Sunweb rischiò di perdere tutto a causa di un problema intestinale che lo costrinse ad una sosta improvvisa. Dumoulin seppe però reagire, perdendo la maglia rosa per pochi secondi a Piancavallo, ma recuperandola con un sicuro sorpasso su Quintana e Nibali nella crono conclusiva di Milano.

Ciclismo, la Sunweb a caccia di alleanze

Tra i tecnici a guidare la Sunweb di Tom Dumoulin c’era anche Aike Visbeek, che in un’intervista a Wieler Revues ha svelato diversi retroscena sorprendenti di quel Giro d’Italia. “Posso parlare per ore degli interessi in gioco” ha raccontato il tecnico olandese ricordando la vigilia dell’ultima tappa di montagna ad Asiago, quando andò a cercare alleanze nelle altre squadre per aiutare il suo campione.

“Ho fatto il mio lavoro, ero consapevole che la Quickstep aveva perso il Giro d’Italia 2014 con Uran contro Quintana in quella controversa tappa con la neve sullo Stelvio. Ho detto a Davide Bramati: vuoi che Quintana vinca ancora il Giro? C’erano buone probabilità che Dumoulin trovasse per strada Jungels nella tappa di Asiago, così come Adam Yates e Mollema” ha ricordato Visbeek, che riuscì a costruire una rete di interessi comuni attorno a Dumoulin.

Aike Visbeek: ‘Ci hanno informato di aspettarci di tutto su una salita’

La parte più sorprendente del racconto dell’ex tecnico della Sunweb, riguarda però alcune soffiate ricevute durante le ultime tappe della corsa rosa. “Prima del penultimo giorno siamo stati informati che potevamo aspettarci di tutto su una delle salite” ha dichiarato Visbeek, ricordando la preoccupazione per i tifosi siciliani di Nibali in quel Giro che era salito anche sull’Etna. “Siamo stati avvertiti che la sicurezza avrebbe potuto non essere garantita, che sarebbe potuto succedere qualcosa. Non dico chi ce l’ha detto, ma non è stata l’organizzazione del Giro” ha raccontato Visbeek.

La Sunweb prese delle precauzioni per permettere a Dumoulin di affrontare con maggior sicurezza quella salita tanto temuta.

“Abbiamo messo degli uomini che potevano proteggerlo e gli abbiamo detto di non pedalare ai lati della strada. Se sai che Nibali può vincere il Giro d’Italia credi che tutto sarà fatto in modo equo?” ha dichiarato l’ex tecnico della Sunweb.

Anche in attesa della cronometro finale, la tappa di Milano in cui Tom Dumoulin sorpassò Quintana e Nibali andando a vincere il Giro d’Italia, la Sunweb non visse una giornata tranquilla. “Abbiamo mandato due ragazzi della Shimano a scortare Tom dall’autobus della squadra fino al punto di partenza della crono. Avevamo paura di essere sabotati, perché quella settimana era stata davvero dura. Movistar e Team Bahrain avevano tutti i trucchi nell’armadio per far impazzire Tom” ha raccontato Aike Visbeek.