Vincenzo Nibali ha iniziato la sua undicesima avventura al Giro d’Italia nel migliore dei modi. Il campione della Astana è partito con qualche dubbio sulle sue reali ambizioni, dopo un avvio di stagione segnato da qualche problema di salute e da poche corse. Alla vigilia della corsa, Nibali non si è sbilanciato sulle sue aspettative, né ha chiarito se punterà alla classifica generale o si concentrerà unicamente sulla caccia a qualche risultato di tappa. Le prime sensazioni di corsa sono state però molto positive. Nella cronometro della seconda tappa, che si è corsa ieri a Budapest su un tracciato di nove chilometri, il due volte vincitore del Giro si è piazzato al dodicesimo posto, davanti a gran parte dei pretendenti alla maglia rosa finale.

Nibali: ‘Sono fiducioso’

Nibali è stato tra i più forti nel tratto iniziale in pianura ed ha perso qualche secondo nell’ultimo chilometro di salita verso il traguardo, ma alla fine ha messo insieme una crono davvero convincente. Il campione messinese ha chiuso a 19’’ da Simon Yates, sorprendente vincitore, ad appena un secondo da uno degli specialisti più forti e accreditati per il successo finale, Joao Almeida, e davanti a Carapaz, Bardet, Bilbao e al compagno di squadra Lopez.

“Sono abbastanza soddisfatto del risultato” ha commentato Vincenzo Nibali subito dopo l’arrivo. “È stata una crono veloce e con un finale esplosivo. Non correvo da tanto tempo una crono così, il piano era di dare il massimo e vedere come sarebbe andata.

Sapevo di poter fare bene su questa distanza e che le sensazioni erano buone” ha continuato Nibali, che però non si è sbilanciato sui suoi obiettivi per il prosieguo della corsa. “È presto, andiamo avanti giorno per giorno, vedremo cosa succederà. Il massimo l’ho sempre dato nella terza settimana, quando tutti i livelli si appiattivano e veniva fuori il fondista, quindi sono fiducioso” ha aggiunto il corridore della Astana.

Una carenatura da 800 dollari

A dare una spinta ulteriore a Vincenzo Nibali nella sua eccellente prova a cronometro al Giro d’Italia è stata anche una bicicletta speciale.

La Astana ha lavorato sui particolari per cercare di ottimizzare al meglio le prestazioni in una prova come la cronometro, in cui ogni dettaglio e ogni secondo guadagnato fa la differenza. La Wilier del campione messinese è stata equipaggiata con un accessorio speciale, una carenatura in carbonio che protegge la parte posteriore del cambio. Questo accessorio, del costo di circa 800 dollari, migliora l’efficienza aerodinamica, aspetto essenziale in una corsa come la cronometro in cui si viaggia sempre sul filo dei cinquanta chilometri orari.