Dopo la convincente prova sul Blockhaus, Vincenzo Nibali ha confermato la sua bella progressione nella quattordicesima tappa del Giro d'Italia, quella disegnata sulle colline attorno a Torino. Lo Squalo è stato tra i principali protagonisti di una corsa pirotecnica che ha visto la Bora imporre un ritmo forsennato che ha provocato una netta selezione già nelle fasi centrali, e dei pesanti distacchi.

Nibali è sempre rimasto nelle parti calde della corsa, e alla fine ha concluso al quarto posto, a pochi secondi dal vincitore Simon Yates e insieme a Jai Hindley e Richard Carapaz, quest'ultimo nuova maglia rosa del Giro.

Vincenzo Nibali: 'Ho cercato la vittoria'

Vincenzo Nibali si è fatto trovare pronto e reattivo quando la Bora ha acceso la corsa, ed ha reagito brillantemente ai primi scatti portati sulla salita di Superga da Hindley e Carapaz. L'ecuadoriano è poi riuscito ad andarsene in solitudine.

Il campione della Astana ha però riaperto la disfida partendo all'attacco all'imbocco della salita della Maddalena, ed è riuscito a riportarsi sul battistrada, operazione compiuta anche da Jay Hindley e Simon Yates. Nibali ha provato a piazzare il colpo risolutivo sull'ultimo strappo, ma è stata una violenta accelerata di Yates a risolvere la situazione. Il britannico è andato a vincere la tappa di Torino, mentre il ciclista messinese ha chiuso al quarto posto dietro a Hindley e Carapaz.

Il due volte vincitore del Giro ha commentato la sua tappa con un misto di soddisfazione per la bella prestazione e di amarezza per il mancato successo. "Ho cercato la vittoria di tappa, ma ero controllato a vista perché, nonostante il ritardo accumulato, sono considerato pericoloso per la classifica", ha analizzato Vincenzo Nibali, che non è riuscito a smarcarsi da Carapaz e Hindley, mentre Yates ha avuto via libera più facilmente, essendo molto attardato in classifica generale.

'Il ritmo della Bora era molto alto'

Con il risultato della quattordicesima tappa, Nibali è risalito all'ottavo posto in classifica generale, a 2'58" dalla nuova maglia rosa Richard Carapaz, ma non si è sbilanciato sulle sue opzioni per il finale del Giro d'Italia.

"Non so come sono messo in classifica, ora conta recuperare", ha dichiarato il campione siciliano, aggiungendo che la frazione del 21 maggio si è rivelata particolarmente impegnativa.

"Il ritmo della Bora era molto alto, era difficile alimentarsi in un circuito nervoso come questo, e anche il caldo ha contribuito", ha spiegato il capitano della Astana.

Domenica 22 maggio il Giro d'Italia affronterà la tappa numero quindici, disegnata tra Piemonte e Valle d'Aosta. La partenza sarà a Rivarolo Canavese per poi affrontare tre salite valdostane: Pila, Verrogne e quella finale verso l'arrivo di Cogne.